“Scegliere gli scrutatori fra i disoccupati”

11 maggio 2013 | 15:00
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“Scegliere gli scrutatori fra i disoccupati”

Il primo cittadino: “La legge va riformata. Si deve aiutare chi è in difficoltà economica”

Il Faro on line – «Gli scrutatori ai seggi siano scelti tra i disoccupati e gli inoccupati». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, che invierà una lettera al presidente del consiglio on. Enrico Letta e ai presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Piero Grasso, per chiedere di modificare la legge. «La mia proposta di selezionare soltanto persone senza lavoro o con problemi occupazionali tiene conto sia del particolare momento di crisi sia di un contesto più generale che si trascina da molti anni e inaccettabile. – prosegue – Per le commissioni elettorali, che decidono tra gli iscritti all’albo i nominativi degli scrutatori, non fa alcuna differenza se i cittadini siano occupati, cassaintegrati, inoccupati e disoccupati. La situazione cambia radicalmente dal punto di vista dei cittadini. Per esempio chi è un lavoratore dipendente ha un permesso retribuito per tutti i giorni in cui si svolgono le operazioni elettorali, a prescindere dall’effettivo orario di queste ultime, e inoltre di un riposo compensativo di uno o due giorni (a seconda che la settimana lavorativa sia di sei o cinque giorni), a carico del datore di lavoro. Se i riposi non sono fruiti, vengono retribuiti. Ciò costituisce un ingiustificato costo sociale ed economico. Per chi da mesi, invece, o addirittura anni, è senza un lavoro fisso e sopravvive grazie alle sussistenze sociali e a quelle della propria famiglia, la condizione si capovolge completamente e non disdegnerà di certo un compenso monetario e di sentirsi utile. Di fronte a tutto ciò, lo Stato deve riformare la legge per selezionare gli scrutatori dei seggi solo tra i cittadini disoccupati o inoccupati. Per questo motivo trasmetterò una lettera di sollecito al presidente di consiglio on. Letta e ai presidenti di Camera e Senato on. Boldrini e on. Grasso, perché si facciano carico di quello che considero un problema di sperpero di denaro pubblico».