“La Asl ci deve ancora 900mila euro”

20 maggio 2013 | 20:50
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“La Asl ci deve ancora 900mila euro”

Il monito degli esponenti dell’Anffas

Il Faro on line – “Ci risiamo. Virtuosismo e un vocabolario di aggettivi per descrivere quello che facciamo di eccezionale e poi? Dalle casse mancano nuovamente 800mila euro tondi tondi, vitali non tanto per le nostre tasche ma per i nostri ragazzi che per l’ennesimo cortocircuito amministrativo rischiano di ritrovarsi per strada”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa a firma della Anffas Ostia.

“Siamo ancora in attesa dalla Asl Roma D e dalla Regione Lazio di oltre 200mila euro per il progetto autismo, unico a livello nazionale, già in regime ex art 26 anche se svilito dal 2011  a progetto socioassistenziale, oggi in convenzione diretta con Asl Roma D ex DGR 644/2011. Mancano altri 200mila euro per soggiorni, trasporti e altri oneri passivi che risalgono addirittura al 2011/2012”.

“Mentre 400mila euro sono il buco per le mancate certificazione da parte Asl delle fatture di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2013. Il calcolo, spicciolo più spicciolo meno, è semplice da fare: 900MILA EURO che per una Onlus che reinveste tutto in interventi per i ragazzi sono un’enormità. La mancata certificazione delle fatture non ci permette nemmeno di ricorrere, come purtroppo siamo costretti a fare per non chiudere, agli anticipi bancari, visto che le certificazioni elettroniche dell’area amministrativa del Distretto II ASL RMD, vengono evase soltanto allo scadere del CENTOVENTESIMO GIORNO, senza un senso e senza un perché”.

“Qui non si chiede la luna, si chiede rispetto. L’Asl e la Regione hanno la possibilità di non farci chiudere, la prima certificando le fatture ex art 26 mese ogni mese, e non a 120 giorni, l’altra sbloccando subito parte dei 400mila euro non ancora versati per autismo, trasporti e soggiorni fermi, in attesa che la legge sul pagamento dei crediti dei fornitori sia attuativa. La decisione sta a loro. Intervenire per permetterci di proseguire un cammino ultratrentennale. Dall’altra l’immobilismo che significherebbe fine per Anffas Ostia”.