Lazio, addio all’Europa. Ma manca ancora la finale di Coppa

20 maggio 2013 | 03:11
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Lazio, addio all’Europa. Ma manca ancora la finale di Coppa

Il Faro on line – Doveva essere la partita della Lazio, è stata quella del Cagliari. Sul neutro di Trieste, i biancocelesti che avevano il compito di provare assolutamente a vincere, esaurivano le motivazioni già al 10’ minuto quando da Milano giungeva la notizia del doppio vantaggio dell’Udinese. Alla fine la vittoria dei sardi è stata ampiamente meritata, frutto di un gioco concreto che ha mandato in tilt le ambizioni dei romani, che affideranno le loro aspettative di Europa alla finale della prossima settimana. Il primo tempo ha visto i rossoblu avere ben due occasioni con Tiago Ribeiro e Avelar, che ha scheggiato la traversa con un tiro dalla linea di fondo. Per gli uomini di Pektovich solo Candreva si è segnalato con una sventola che Avramov respingeva con difficoltà.

La ripresa segnava il netto calo mentale dei biancocelesti. Al 50’ Ibarbo andava in fuga mettendo in mezzo nel cuore dell’area, il pallone veniva respinto corto da Konko sui piedi di Eriksonn che dal dischetto tirava in porta e solo la presenza di Biava negava allo svedese la gioia della segnatura. Al 67’ Cana interrompeva il dominio sardo con un tiro dai trenta metri che Avramov alzava sopra la traversa. Al 75’ il Cagliari passava. Punizione dalla sinistra di Cossu e Dessena piazzato solo nell’area piccola colpiva indisturbato mettendo a segno il punto vincente. La Lazio neanche abbozzava ad una reazione e neppure il punteggio dei giallorossi, che alla fine hanno sopravanzato i cugini in classifica, ha prodotto i giusti stimoli. Difficile salvare qualcuno, se non il solito Candreva e Cana.

Ora solo la finale di coppa potrebbe ridare un senso ad una stagione tutto sommato deludente, conclusa al settimo posto e  con un rendimento ben al di sotto delle possibiltà . La settimana sarà molto lunga e tesa, al mister serbo il compito di caricare a dovere i suoi ragazzi e affidare a Klose l’onere di guidare i compagni nella partita dell’anno.
Alessandro Brandi