Nel giorno della Pentecoste la Madonnina “cammina” in mezzo alla gente

20 maggio 2013 | 12:00
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Nel giorno della Pentecoste la Madonnina “cammina” in mezzo alla gente

Breve tragitto col vescovo dalla teca del Santuario al tendone dell’Unitalsi

Il Faro on line – Una grande sorpresa ha accolto domenica tutti i pellegrini in visita al Santuario della Madonnina di Civitavecchia, infatti proprio nel giorno dedicato alla Pentecoste, dopo 18 anni esatti dalla deposizione nella teca è stata prelevata all’interno della chiesa che la custodisce e portata dal Vescovo tra i fedeli dell’Unitalsi.  Nell’omelia della messa delle 12:00, in una chiesa gremita, il frate che ha celebrato, ricordando a tutti i presenti la Grazia di aver visto la Madonnina fuori dalla tecla, ha anche invitato i fedeli,  sulla scorta dell’esortazione di Papa Francesco “a pregare ogni giorno lo Spirito Santo perché ci apra il cuore per illuminare la nostra vita e farci discernere tra il bene e il male evitando così che, le nostre anime si adattino solo al peccato diventano così  impermeabile ai precetti di Dio, alla confessione e alla comunione allontanandoci sempre più da noi stessi e dalla strada che come cristiani dovremmo seguire uniformandoci alla volontà di Gesu’”.

Dal 2 febbraio al 15 marzo la Madonnina ha pianto quattordici volte in presenza di molte persone che hanno rilasciato la loro testimonianza giurata davanti alla Commissione Teologica istituita dal Vescovo. L’ultima lacrimazione di sangue avvenne mentre la teneva tra le mani il Vescovo della diocesi, Mons. Girolamo Grillo, il quale superò ogni dubbio, spianando la strada ad un riconoscimento ufficiale. Da quel giorno e’ cominciato un considerevole pellegrinaggio da tutte le parti del mondo e sono state rilasciate molte relazioni di grazie, accompagnate da ex voto, che attestano la materna intercessione della Madonna. 
Per info http://www.dhost.info/civitavecchia/mdl.html
Roberta Tito

La storia

La Madonnina di Civitavecchia è una statuetta di gesso alta 42 cm, raffigurante la Regina della Pace, realizzata dall’artigiano croato Sqepan Vlaho; fu acquistata in un negozio di Medjugorje, il 16 settembre 1994, da don Pablo Martìn, parroco della chiesa di Sant’Agostino di Civitavecchia; il sacerdote la donò alla famiglia Gregori, appartenente alla sua parrocchia e abitante in via Pantano, costituita dal capofamiglia Fabio, dalla moglie Anna Maria Accorsi e dai figli Jessica e Davide.La statuetta era stata posta in una nicchia, costruita da Fabio nel giardino di casa. Il 2 febbraio 1995, verso le 16.20, Jessica, che allora aveva cinque anni, vide un liquido, che sembrava sangue, scendere dagli occhi della Madonnina, lungo le guance.

Avvertì il padre e questi, dopo aver avvisato la moglie, riferì poco dopo l’accaduto a don Pablo, che si recò subito dai Gregori, constatando di persona il fenomeno. La sera del 3 febbraio il fatto si ripeté davanti ad alcuni testimoni, e proseguì nei giorni successivi, mentre aumentava il numero dei fedeli o dei semplici curiosi; affluirono giornalisti e le forze dell’ordine, mentre il 5 febbraio la notizia venne diffusa dai telegiornali nazionali. Venne intanto informato il vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, monsignor Girolamo Grillo, che nominò una commissione teologica per studiare il fenomeno, mentre venivano effettuate le prime analisi di laboratorio.

La Madonnina venne sottoposta anche ad un breve esorcismo, per escludere l’eventuale natura demoniaca dei fatti.La statuetta lasciò la casa dei Gregori a causa dell’assedio della folla e, dopo essere transitata in un primo tempo dalla chiesa di Sant’Agostino, venne custodita dalla diocesi in un luogo segreto.Il 28 febbraio vennero resi noti i risultati delle analisi: la Madonnina non conteneva marchingegni, il liquido esaminato risultava sangue umano di tipo maschile.

Venne informato dal vescovo anche il Vaticano, nella persona dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, mentre il 15 marzo l’ultima delle quattordici lacrimazioni avvenne mentre monsignor Grillo, inizialmente scettico, teneva la statuetta fra le mani, raccolto in preghiera insieme ad alcuni testimoni. A seguito di una denuncia del Codacons per abuso della credulità popolare e truffa, la statuina viene posta sotto sequestro dal magistrato Antonio Albano. Durante tale periodo verranno eseguite alcune perizie tecniche, fra cui un’analisi stratigrafica delle tracce ematiche e un confronto fotografico dettagliato del volto della statuina.

Alle 14 lacrimazioni hanno assistito complessivamente circa 50 persone, diverse fra loro per età e condizione sociale. I testimoni ascoltati hanno “giurato di dire la verità e si sono prestati liberamente all’interrogatorio.” Dal 17 giugno 1995 la Madonnina è esposta alla venerazione dei fedeli nella chiesa di Sant’Agostino a Civitavecchia.