Gil: “La crisi fa morti e feriti. E questa politica è incapace di dare risposte”

21 maggio 2013 | 12:00
Share0
Gil: “La crisi fa morti e feriti. E questa politica è incapace di dare risposte”

Russo D’Auria: “Va cambiato tutto il gruppo dirigente – maggioranza e opposizione – che fino a oggi ha provocato solo disastri. E a Fiumicino ha portato povertà”

Il Faro on line – “Mentre la politica nazionale resta inconcludente e quella locale passa il tempo ad azzuffarsi, c’è un Paese reale che muore. C’è una crisi che lascia sul campo morti e feriti, di cui nessuno realmente si occupa, tanto meno a Fiumicino”. A parlare è Mario Russo D’Auria, candidato sindaco per Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino. “Morti e feriti – prosegue – non sono un modo di dire. Omicidi e suicidi si stanno inseguendo giorno dopo giorno, e l’animo di tutti i cittadini è ferito dalla frustrazione di non riuscire a vedere la fine del mese. Ripeto: inutile parlare alla gente del ‘domani’ quando non si riesce a dare soluzioni per ‘oggi’.

Mi riferisco per quanto riguarda Fiumicino, – prosegue Russo D’Auria – al tema del lavoro, soprattutto aeroportuale, dove sulla pelle della gente abbiamo visto connivenze e distrazioni. E mi riferisco alle tasse, visto che l’Imu sui terreni B4a per l’ennesima volta non viene affrontata di petto né da destra né da sinistra. La destra parla ancora una volta di andare in piazza contro la Regione, inutile azione buona solo per perdere tempo; e la sinistra col suo assessore è venuta a Fiumicino a spiegarci che non ci sono i soldi per fare nulla. Ma di che stiamo parlando? Sono questi i due schieramenti che la gente dovrebbe votare? Ma ci ricordiamo dei disastri che hanno fatto fino a oggi e che ci hanno messo in ginocchio? Io dico no a questa politica, e mi propongo come alternativo. Ricominciando dalle piccole cose, dal sistemare ciò che è possibile fare nella vita quotidiana della gente prima di tutto ascoltandola, dialogando. Per il futuro c’è tempo, vogliamo risolvre oggi i problemi. E la prima cosa da fare oggi è cambiare chi in un modo o nell’altro è stato al potere”.