“Le battaglie politiche, l’impegno sociale, le mie diverse abilità”

21 maggio 2013 | 02:29
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“Le battaglie politiche, l’impegno sociale, le mie diverse abilità”

Intervista a Monica Schneider, candidata capolista del Pd per il Consiglio del X Municipio

Il Faro on line – “La mia candidatura segno di speranza e cambiamento, oltre ogni ostacolo”. E’ quanto afferma Monica Schneider, candidata capolista del Pd per il Consiglio del X Municipio. Ma chi è Monica Schneider? A diciotto anni si diploma, con buoni voti, al liceo scientifico Democrito di Casal Palocco. A ventisei consegue la laurea in legge, presso l’Università degli studi Roma Tre e due master in Mediazione Familiare e Comunicazione ed Editoria. Nel frattempo, svolge la pratica forense al Comune di Roma e intraprende un lungo percorso di impegno sociale che la porterà a essere, dapprima, volontaria e, in seguito, formatrice del personale per il Servizio Civile Nazionale. Ora Monica Schneider, giovane donna, diversamente abile, nata e residente a Casalpalocco, è pronta a calarsi, ufficialmente, nell’agone politico. E lo fa come candidata capolista del Pd per il consiglio municipale del decimo municipio (ex XIII).

Una sfida che intende vincere, dopo aver “conquistato” i dirigenti del Pd locale con  il suo carattere energico e il suo sviluppato senso civico. “La mia storia con il Pd ha inizio in un giorno di primarie. – ci spiega – Recandomi nella nuova sezione del partito, di Axa Palocco, notai, fin da subito, che nella struttura erano presenti barriere architettoniche che non avrebbero permesso, ad un diversamente abile, di poter votare. Le mie proteste furono, a dir poco, vibranti. Gli esponenti della sezione, una volta ascoltatami, dissero: “Tu ci devi dare una mano per cambiare, ma ci devi promettere di impegnarti con noi”. Scelsi, allora, di partecipare attivamente al confronto politico. Tra l’altro, sono sempre stata una fervida sostenitrice del Pd, ne ho sempre condiviso le linee guida e le idee, soprattutto, a livello territoriale”.

E pensare che, nella sua famiglia, si parlava spesso di politica ma Monica non aveva mai pensato seriamente di candidarsi. “Il mio impegno civile è sempre stato massimo, il mio motto è ‘oltre ogni ostacolo…’ gli stessi ostacoli che ho sempre cercato di superare. Anche se il mio sogno di un città più accessibile, per tutti, è ancora lontano dall’essere realizzato. Ne sono una dimostrazione i mezzi pubblici e i marciapiedi dei nostri quartieri, ridotti molto male e pieni di barriere architettoniche”.

Monica è una profonda conoscitrice del nostro territorio e delle sue dinamiche, vive qui da sempre. Ne ha potuto osservare  i cambiamenti e la progressiva cementificazione.

“La mia famiglia si è stabilita qui, a Casalpalocco, durante gli anni settanta. Durante i primi anni della mia infanzia, tutti chiamavano il quartiere il Pianeta Verde. Il luogo, era immerso nell’Agro Romano ed era bello vivere qui. Ora, tutti i terreni sono stati edificati, si è dato spazio, solo, ai costruttori e alle loro iniziative, non esistono più luoghi all’aperto dove potersi incontrare e socializzare, escludendo il Parco Madonnetta. Non si è ancora proceduto al potenziamento delle linee di trasporto, così da diminuire l’inquinamento e snellire il traffico. Nasce, anche, da questi motivi, la mia, e quella di tutto il Partito Democratico, netta e ferma opposizione alla edificazione di Piccola Palocco”.

“Piccola Palocco”, c’è da ricordarlo, è il nome di un progetto urbanistico che prevedeva l’edificazione di 46.133mq di costruzioni per 568 alloggi e 190000 metri cubi di cemento. Tante nuove abitazioni che avrebbero portato, sul territorio, circa 2000 residenti in più. Praticamente, un nuovo quartiere.

 “Io e il Pd – spiega Monica – ci siamo sempre battuti affinché, tale progetto non si realizzasse. La sua costruzione sarebbe stata la causa, di un disastro idrogeologico. Noi, non ci siamo mai scordati  della morte, assurda, di un nostro concittadino, poco più di un anno fa, proprio a causa dei canali sporchi e malfunzionanti del nostro Municipio. Per fortuna, il sindaco Alemanno con la sua Giunta, vista la nostra fermezza, ha desistito dal procedere. Altro che edificazioni… noi vogliamo un ritorno alla natura!  E, proprio per questo, siamo favorevoli alla delibera del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, per destinare i terreni incolti a orti urbani. Dopo cinque anni possiamo affermare, con certezza, che l’amministrazione di centrodestra, sia a livello comunale che municipale, è stata fallimentare ed il nostro territorio ora è più insicuro”.

L’impegno profuso da Monica è incessante. Da sempre al fianco delle donne e di chi non ha diritti, ora nutre una speranza.

“Auspico che in questo momento, di crisi valoriale ed economica, la politica torni ad essere vicina ai cittadini. Si torni a pensare alla comunità e non solo agli interessi del singolo individuo. Anche perché la nostra felicità, il nostro benessere, sono diritti sanciti dalla Carta Costituzionale italiana che, all’Articolo 3, recita così: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Vincenzo Galvani