Cto: “L’intesa tra Regione e Inail rilancerà la struttura”

24 maggio 2013 | 18:27
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Cto: “L’intesa tra Regione e Inail rilancerà la struttura”

Petrangolini: “Grazie a questo protocollo viene rilanciata la vocazione specifica di traumatologia del centro”

Il Faro on line – Il gruppo ‘Per il Lazio’ del Consiglio regionale accoglie con grande soddisfazione ed esprime apprezzamento per l’intesa sottoscritta dalla Regione e dall’Inail che consentirà alla prima di valorizzare e potenziare le attività dell’Ospedale CTO e all’istituto di incrementare all’interno del Polo le sue capacità di assistenza protesica. “Grazie a questo protocollo – ha dichiarato Teresa Petrangolini, consigliera membra dell’Ufficio di presidenza – viene rilanciata la vocazione specifica di traumatologia del centro, che torna ad essere un luogo di eccellenza del sistema sanitario regionale, dopo una fase critica e di profonda incertezza. L’accordo è un chiaro esempio di come sia possibile migliorare la qualità dell’offerta sanitaria pur essendo sottoposti ai vincoli del piano di rientro”.

Secondo Riccardo Valentini, presidente del gruppo consiliare ‘Per il Lazio’, “l’intesa rappresenta un traguardo importante soprattutto per i cittadini ed è stucchevole notare come anche in questi casi vi siano forze politiche che alimentano le polemiche rivendicando meriti inesistenti. Renata Polverini – ha aggiunto Valentini – non solo ha congelato per un anno e mezzo quest’accordo ma ha anche rischiato di far chiudere il pronto soccorso grazie ai suoi discutibili decreti di riorganizzazione della rete ospedaliera”. Teresa Petrangolini, infine, ha sottolineato come l’accordo sia un ottimo punto di partenza ma “c’è ancora tanto da fare prima di arrivare a uno standard di qualità dei servizi adeguato alle esigenze e ai bisogni dei cittadini. Soprattutto – ha concluso Petrangolini – occorre adesso rilanciare l’Unità Spinale Unipolare, reparto particolare e importantissimo del CTO, che copre tutto il centro-sud con i suoi servizi ma che oggi vede posti letto diminuiti, personale in pensione non rimpiazzato, e finanziamenti ridotti”.