“Aula vuota, piazza piena”

29 maggio 2013 | 16:03
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“Aula vuota, piazza piena”

Sabato primo giugno. Partenza da Piazza della Stazione Vecchia (sede del Municipio X)

Il Faro on line – “Ci siamo, mancano pochi giorni alla manifestazione Mai più! Voluta dalle donne del X municipio e sostenuta da numerose realtà territoriali e romane, per dire basta alla violenza di genere e al femminicidio”. E’ quanto afferma l’associazione Punto D, organizzatrice del flash Mob “Rompiamo il silenzio. Un fiore per Michela e le altre”.

“Un appuntamento carico di significato, soprattutto di fronte all’escalation di donne uccise per mano dell’ex marito o dell’ex fidanzato, l’ultima delle quali bruciata viva a soli 16 anni. Una manifestazione che vuole rispondere, con la partecipazione di tutte e di tutti e con la massima apertura possibile, alla vergogna dell’aula della Camera vuota nel primo giorno in cui era in discussione la ratifica della Convenzione di Istanbul. Sabato prossimo vogliamo essere in tante, vogliamo fare rete e unirci ai singoli cittadini ma anche delle associazioni e alle realtà che da anni sono impegnate nel contrasto della violenza sulle donne. L’unione fa la forza, ne siamo convinte oggi più che mai. Abbiamo obiettivi comuni e condivisi e insieme volgiamo rivendicarli: il rifinanziamento e la diffusione territoriale degli sportelli pubblici antiviolenza, una pianificazione a lungo termine di politiche finalizzate alla prevenzione e alla protezione delle vittime, oltre che alla punizione dei colpevoli, il potenziamento dei consultori e dei centri di ascolto territoriali, la formazione degli operatori sanitari, degli agenti di polizia, dei carabinieri e di tutte le istituzioni preposte”. 

Per tutto questo, scenderemo in piazza, sabato 1 giugno, alle ore 16 (partenza piazza della Stazione Vecchia, Ostia). Un lungo corteo al quale prenderanno parte donne e uomini, associazioni, artisti, rappresentanti della società civile, studentesse e studenti. Una manifestazione che vuole essere anche un modo per consolidare esperienze nuove e metterle in rete con quelle più consolidate, a cominciare dalle realtà che hanno sottoscritto la convenzione No More.