Alemanno: “Caso sicurezza, l’emergenza è sul litorale laziale”

30 maggio 2013 | 01:31
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Alemanno: “Caso sicurezza, l’emergenza è sul litorale laziale”

Lo ha detto il sindaco di Roma tornando sul tema sicurezza dopo i tre omicidi in un giorno 

Il Faro on line – “La criminalita’ organizzata e’ entrata nel Lazio dal sud pontino, aggredendo il basso Lazio e muovendosi sul litorale, con una tendenza geografica molto precisa: non e’ un caso che fuori Roma, ad Anzio e Fiumicino, ci siano questi problemi, quindi e’ li’ che si deve concentrare la massima attenzione delle forze dell’ordine. Sono convinto che un procuratore capo come Pignatone, probabilmente il magistrato piu’esperto sulla criminalita’ organizzata, sia la persona piu’ adatta a guidare questi sforzi”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, tornando sul tema sicurezza dopo i tre omicidi in un giorno consumatisi tra la Capitale e la provincia.

“Noi ci siamo impegnati sulla violenza di strada, che e’ il compito di un sindaco – ha sottolineato Alemanno a margine di una conferenza stampa in Campidoglio – evitando che ci fossero aree di degrado sottratte al controllo delle forze dell’ordine, e su questo abbiamo ottenuto risultati importanti, con una riduzione complessiva dei reati del 14% dal 2007 a oggi”.

Da due anni a questa parte, pero’, ha aggiunto il sindaco, “si fa piu’ forte un altro pericolo, quello della criminalita’ organizzata: c’e’ un rischio di infiltrazione da parte della camorra e della ‘ndrangheta nel tessuto economico della nostra citta’, nel tentativo di regolare i conti per quanto riguarda lo spaccio di droga. Questa e’ una nuova emergenza che non ha nulla a che fare con questa amministrazione e che si registra in tutti i territori urbani, a Roma come a Milano e in qualsiasi altra città”.

Alemanno ha quindi ribadito che “bisogna alzare la guardia, per questo chiedo alla Procura, alla Prefettura, alla Questura e ai Carabinieri di moltiplicare gli sforzi su questo versante.Anche la Dia deve concentrare molto attenzione, perche’ queste esecuzioni sono il segnale di un rischio. Bisogna fare una barriera molto forte, perche’ Roma non puo’ essere invasa dalla criminalita’ organizzata”. È necessario, ha concluso il primo cittadino, “che lo Stato risponda e ci metta la faccia, e questo sara’ uno dei temi che porro’ al ministro Alfano non appena avremo un incontro ufficiale”.