Il Mago di Oz: lo spettacolo della scuola primaria Virgilio

30 maggio 2013 | 00:58
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Il Mago di Oz: lo spettacolo della scuola primaria Virgilio

Il tradizionale spettacolo finale del laboratorio teatrale del Bertolt Brecht quest’anno anche nella lingua dei segni

Il Faro on line – Il teatro è prima di tutto comunicazione, è stata una delle prime forme di comunicazione artistica, è stata una delle prime forme di aggregazione culturale. Ed è quando l’arte che incontra il sociale, la società, tutti noi che il rappresentato e la finzione diventano emozione. 
Forse questa sarà la sensazione che si avvertirà venerdì 31 maggio alle ore 21.00 quando le scalinate di Piazza Mons. Di Liegro a Gaeta si trasformeranno in palcoscenico, quando i ragazzi delle classi quinte della scuola Virgilio di Gaeta spinti ed incuriositi da una loro compagna con disabilità uditiva reciteranno e canteranno anche nella lingua LIS il tradizionale spettacolo di fine anno dal titolo “Il Mago di Oz”. Sono 5 anni, in particolare, che la scuola porta avanti un progetto di bilinguismo che vedrà i suoi risultati concreti anche in scena.
La vocazione primaria comunicativa del teatro resiste e come. Ne è prova e testimonianza l’esperienza teatrale quasi ventennale della Virgilio curata dal collettivo Bertolt Brecht di Formia. In particolare lo spettacolo di quest’anno si inserisce nella manifestazione “Pazzielle” promossa dal Comune di Gaeta per i bambini e le loro famiglie e, soprattutto, nel progetto contro il bullismo “Bulloni svitati” promosso dall’Associazione Cittadinanza Attiva che ha messo in rete istituti comprensivi del Lazio, della Campania e del Veneto.
Gli studenti divisi in due gruppi, scenografia con Carlo De Meo e drammaturgia con Maurizio Stammati, sono stati i protagonisti nella sua totalità della progettazione e del raggiungimento del traguardo finale. 
“Il Teatro per noi è una parte vitale della nostra esperienza scolastica. I ragazzi sono felicissimi e amiamo molto portare avanti questo progetto per il principio del teatro: migliorare le relazioni, il contatto, la comunicazione reciproca in cui tutte le parti sono importanti. Anche noi insegnanti siamo coinvolte, non come spettatori ma partecipiamo attivamente insieme ai professionisti. Tutte le risorse le mettiamo in campo”, afferma Mariolina Saba, insegnante coinvolta fin dagli esordi nel progetto teatrale. 

E se il teatro è comunicazione, buon ascolto, buona sana emozione.

Si ringrazia:

il Dirigente scolastico dell’ Istituto Comprensivo Carducci Maria Francesca Maggio 

Carlo De Meo

Maurizio Stammati