Ardea: la confusione regna sovrana

25 agosto 2013 | 03:53
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Ardea: la confusione regna sovrana

Toponomastica off limits: all’amministrazione è costata oltre duecentomila euro

Il Faro on line – Da  più parti arrivano richieste per invitare l’assessore Lionello Attenni a risolvere il problema della toponomastica costata alle casse comunali oltre duecentomila euro. Il problema non di poco conto nasce dall’impossibilità di capire quali numeri civici deve tener conto il cittadino che si reca ad Ardea, ad esempio, a trovare un amico.

Il disservizio accade anche con le poste i cui portalettere spesso non capiscono se il numero da tener conto per consegnare la corrispondenza deve essere il nuovo o il vecchio affisso sui cancelli d’ingresso delle abitazioni. Altri convinti che il numero nuovo è già in essere hanno tolto quello vecchi e questo crea non poca confusione. Spesso accade anche, che qualche investigatore venendo da fuori che anziché controllare la persona sottoposta ad indagini si ritrova per la confusione dei numeri civici, a controllare qualcun altro, solo perché non si sa se il numero civico buono è quello vecchio o quello affisso dalla concessionaria della toponomastica.

Sono ormai anni che il problema non viene risolto pur avendo la ditta concessionaria percepito quanto da contratto. Ancora una volta non si capisce l’utilità di mantenere in essere un assessore che non riesce a risolvere suo malgrado alcun problema. Attenni Lionello, assessore ai lavori, spesso in disappunto con i suoi colleghi e dirigenti per le disfunzioni che vede nel suo assessorato, un assessorato che fa capo ai consiglieri Montesi e Volante, i quali ancora insistono a non farlo dimettere pur riconoscendo entrambi le disfunzioni dell’assessorato  che hanno preteso dal sindaco. Quest’ultimo continua a mantenere un assessorato che non riesce a portare a termine nessuna iniziativa, se non quella di occupare uno spazio senza alcun risultato. Qualche mese fa sentimmo la funzionaria comunale della toponomastica la quale ci disse: “dobbiamo aggiornare lo schedario anagrafico, dopo di che avvertiremo gli utenti  e poi andranno in funzione i numeri nuovi con l’arrivo dei cambi di domicilio da inserire sulla patente”. Sono passati sei mesi ma a tutt’oggi nulla di fatto. Che dire di quei consiglieri ed assessori che si riempiono la bocca in consiglio ricordando che loro sono di indirizzo e di controllo? Sarebbe opportuno capire cosa indirizzano e cosa controllano… nulla!

Luigi Centore