“Nessun campo nomadi all’Infernetto”

27 settembre 2013 | 18:00
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“Nessun campo nomadi all’Infernetto”

Tassone e Di Salvo: “A febbraio del 2012 una delibera di giunta capitolina ha approvato una variante della convenzione e il terreno è stato convertito in servizi”

Il Faro on line – “Credo che sia doveroso porre fine ad una serie di polemiche strumentali che, in questi giorni, stanno facendo il giro della rete. Posso arrivare a comprendere il disagio di certa gente che scrive e la frustrazione di chi ha perso le scorse elezioni, ma non si può giocare perché si creano allarmismi nella cittadinanza che non hanno nessun fondamento”. 
Lo dichiara il presidente del X Municipio di Roma Capitale Andrea Tassone per chiarire che all’Infernetto non ci sarà nessun campo nomadi. 
“Il terreno di via Rodengo all’Infernetto, che rientra in un Piano di Lottizzazione Convenzionata, era a destinazione verde pubblico fino allo scorso anno – spiegano congiuntamente il presidente del X Municipio di Roma Capitale Andrea Tassone e l’assessore all’urbanistica e al patrimonio del X Municipio di Roma Capitale Giacomina Di Salvo – A febbraio del 2012 una delibera di giunta capitolina ha approvato una variante della convenzione e il terreno è stato convertito in servizi. A luglio dello stesso anno, l’area è stata consegnata all’Opera romana per la preservazione della fede e la provvista di nuove chiese a Roma, in attuazione di una delibera di consiglio comunale del 2006, che aveva approvato il Programma di localizzazione di nuovi centri parrocchiali e l’assegnazione delle aree alla Diocesi di Roma. Attualmente, il terreno di via Rodengo risulta iscritto a patrimonio del Comune di Roma, ma di fatto è in consegna al Vicariato. La citata delibera del consiglio comunale del 2006 prevede dunque su quel terreno un centro parrocchiale, un istituto sussidiario di culto. In via Rodengo all’Infernetto – concludono il presidente del X Municipio di Roma Capitale Andrea Tassone e l’assessore all’urbanistica e al patrimonio del X Municipio di Roma Capitale Giacomina Di Salvo – non ci sarà nessun campo nomadi ma un istituto di culto”.