Attentato incendiario all’ex comandante dei carabinieri, una lettera al Prefetto

2 ottobre 2013 | 20:40
Share0
Attentato incendiario all’ex comandante dei carabinieri, una lettera al Prefetto

Giustini: “Dopo gli episodi ai danni di giornalisti e amministratori, non poteva mancare quella contro un esponente delle Forze dell’ordine. Istituzioni aiuto”

Il Faro on line – Non si arresta l’ondata di criminalità nel territorio rutulo per quanto riguarda gli atti intimidatori con il fuoco contro chi scrive e si prodiga per ripristinare la legalità in un paese dove questa sembra essere sempre più un optional. Anche l’ex comandante della stazione carabinieri di Tor San Lorenzo, negli ultimi articoli apparsi sul suo blog, ha toccato le attività abusive che sorgono nei capannoni nei 706 ettari delle Salzare dove senza alcuna autorizzazione, perché abusivi e non sanabili, continuano a essere attivi. Tra le tante note di solidarietà giunte subito dopo l’attentato all’ex comandante quella del colonnello Luciano Magrini neo comandante del Gruppo carabinieri di Frascati.

“Il vile atto incendiario subito da Walter Giustini (ex comandante della stazione dei Carabinieri di Tor San Lorenzo) è l’ennesimo episodio di violenza che alimenta un clima di insicurezza sul nostro territorio. Nell’esprimere solidarietà a Giustini non possiamo fare altro che ribadire quanto abbiamo già detto in passato: ovvero una condanna incondizionata di simili atti e la vicinanza assoluta a tutte quelle persone che si adoperano nella denuncia e nel contrasto della criminalità e del malaffare ad Ardea”.
(
Massimo Stoppo-PSI Ardea)

Lettera di Walter Giustini al Prefetto di Roma:

“In attesa del morto le Istituzioni fanno ancora orecchie da mercante sulla tragica situazione criminale di Ardea. Segnalazioni su segnalazioni inviate alle Autorità Nazionali e periferiche circa la recrudescenza malavitosa nella città Rutula non ha sortito alcun effetto. Oramai si vive nella rassegnazione e nella disperazione a causa dell’abbandono più totale del territorio da parte di chi è pagato per mettere un freno a tutto ciò.

Dopo le auto incendiate a giornalisti e amministratori non poteva mancare quella di un esponente delle Forze dell’Ordine, seppur in pensione, che ha denunciare denunciare. E’ toccato a me questa notte, quando ignoti (spero ancora per poco) su incarico di altri ignoti (spero ancora per poco anche per loro), alle 03,30 circa hanno pensato bene di farmi entrare nell’elenco delle vittime. La prenderò come una medaglia al valore perchè si colpisce solo chi si teme. In modo vigliacco, senza mai metterci la faccia, delinquenti della peggior risma “pareggiano i conti” di notte in maniera infame poichè non hanno il coraggio di affrontare a viso aperto i loro contendenti. Questo la dice lunga sul clima di terrore che stiamo vivendo ad Ardea. E’ mafia! Non si è mafiosi solo se si appartiene ai sodalizi storici quali COSA NOSTRA, CAMORRA, N’DRANGHETA o altro, si è mafiosi per i comportamenti mafiosi. Il Codice penale punisce l’azione e non l’appartenenza e ad Ardea quei comportamenti ci sono tutti.

Faccio un accorato appello al Prefetto di Roma affinchè prenda immediate ed urgenti iniziative al fine di scongiurare tutto ciò poichè non può più far finta di ignorare ciò che gli è stato prospettato da tempo. Ricordo dell’Intervento del Presidente del Senato dottor GRASSO in occasione dell’incendio delle tre auto in pochi giorni ai danni del giornalista Luigi CENTORE che come è evidente anche questo è rimasto nel limbo. Stato, dove sei? Ti ho servito per circa 30 anni e mi hai tradito! Una volta, ricordo, che quando si colpiva un esponente dello Stato si dava immediatamente una dimostrazione di forza ma oramai è preistoria. Ricevere la solidarietà da parte di numerosi cittadini mi ha fatto piacere, ma non ricevere una telefonata da parte di chi ho servito tanti anni mi ha tolto ogni dubbio su in quali mani siamo! Ad Ardea si cerca di ridurre le persone al silenzio con le intimidazioni, la violenza, la minaccia e con le complicità e le connivenze e tutto tace! Sig. Prefetto, si tenga pronto, forse a breve dovrà venire ad Ardea a consolare qualche vedova o qualche orfano!

Walter Giustini