Satta: “Rischio idrogeologico, prevenire è meglio che curare”

26 novembre 2013 | 14:33
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Satta: “Rischio idrogeologico, prevenire è meglio che curare”

Dichiarazioni del leader della lista civica Noi Insieme

Il Faro on line – “Quella sarda è una tragedia quasi annunciata che deve farci riflettere tutti, nessuno escluso. Scene simili a quelle che abbiamo visto in passato qui da noi non si sono mai viste e difficilmente si potrebbero riproporre”. Lo afferma il leader della lista civica Noi Insieme, Luigi Satta che spiega: “Pur in presenza di vincoli idrogeologico, al massimo potremmo subire l’inondazione della piana con danni limitatissimi. E pure L’Autorità di Bacino del Fiume Tevere ha ordinato interventi di somma urgenza sulle banchine del Fiume Tevere. Giusto per carità, anche se ho sempre criticato il progetto delle banchine, nord e sud della fossa Traianea che hanno peggiorato la situazione all’ormeggio della flotta peschereccia e delle altre imbarcazioni dei sevizi portuali”.
“Oltre al restringimento della fossa e alla chiusura totale delle celle sotto le banchine, la ristrutturazione ha fatto aumentare notevolmente la velocità della corrente: il fiume è stato ristretto di circa 2 metri e con il moto ondoso all’interno del porto canale proveniente da ponente, le grosse onde che entrano impediscono il normale deflusso, creando un innalzamento e una esondazione in alcuni tratti del porto. Questo pregiudica la sicurezza delle imbarcazioni causando rotture dei cavi molto pericoloso. Perché se tutti sanno nessuno parla? Considerando i cambiamenti climatici in Italia e nel mondo e considerato il crollo del mercato immobiliare, forse sarebbe auspicabile un urgente intervento di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione per obbligare gli enti preposti a rivedere il piano regolatore del nostro comune aumentando le cubature ma negando una volta per tutte la possibilità di realizzare seminterrati che poi vengono utilizzati come camere da letto o cucine e bloccano in profondità le falde acquifere, interrompendole, cosa che mette a rischio la stabilità dell’edificio e dell’assetto idrogeologico del terreno. Questo porterebbe benefici e maggiori proventi alle casse comunali, diversamente da quello che prevede oggi il regolamento edilizio. Sarebbe sufficiente recuperare quella cubatura concessa in più in altre zone. Si può fare: basterebbe un po’ di rispetto per gli elettori”.