“Consiglio, a colpire Gonnelli il figlio di un consigliere di maggioranza”

12 dicembre 2013 | 20:30
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“Consiglio, a colpire Gonnelli il figlio di un consigliere di maggioranza”

L’opposizione: “Montino doveva rispondere delle indagini che lo riguardano e non l’ha fatto”

Il Faro on line – “È particolare che Sel e la lista Civica Montino accusino il centrodestra di aver istigato e aizzato il pubblico presente in aula e poi l’unico schiaffo volato se lo sia beccato il consigliere Gonnelli (per lui una contrattura cervicale). Schiaffo per altro arrivato dal figlio di un consigliere di maggioranza seduto tra il pubblico e che il capogruppo Chiodi dovrebbe conoscere pure bene visto che è suo collega. La solita coerenza”. E’ quanto scritto in un comunicato stampa a firma degli esponenti dell’opposizione in cui si legge: “La smettano, come la girano si incartano da soli. Sono sei mesi che Montino fa le pulci a tutti e l’unica cosa su cui è riuscito ad attaccarsi, dovendosi poi scusare per aver preso una cantonata, è stato un cellulare del valore di qualche decina di euro che Gonnelli non avrebbe riconsegnato: ridicolo. Montino, l’uomo indagato per aver speso allegramente due milioni di euro che si attacca a una manciata di euro. Montino l’uomo che percepisce tre vitalizi, che parla di moralità. Montino che dopo aver dato dei ‘fascisti’, ‘buffoni’ e ‘pagliacci’ al pubblico si fa compatire dai suoi scudieri come fosse la vittima e l’uomo aggredito. Vergogna. Vergogna. Vergogna”.

“La smettano di sviare dal nocciolo della questione. L’unico indagato oggi in aula era Montino. Lui doveva rispondere delle indagini che lo riguardano e non l’ha fatto. Si è nascosto. È fuggito di fronte alle proprie responsabilità prima tentando di minacciare con accuse assolutamente infamanti l’opposizione, come a dire “Siamo tutti uguali, attenzione”. Tra l’altro dimenticando di citare qualche caso spinoso che ha nella sua giunta: conflitti di interessi, consiglieri con concessioni pubbliche, chioschi o altre aree in gestione. Poi visto che non attaccava ha annunciato una vagonata di indagati nel centrodestra. E pure lì gli ha detto male. Messi alle strette hanno deciso di bocciare un codice etico, legittimando un sindaco indagato e futuri consiglieri indagati. Per chi annunciava di essere la rivoluzione e il nuovo che avanza, un bello smacco”.