Ladri di pigne e carburante bloccati dall’Arma

18 dicembre 2013 | 00:58
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Ladri di pigne e carburante bloccati dall’Arma

Tre persone sono finite in manette

Il Faro on line – I Carabinieri della Stazione di Acilia hanno arrestato un quarantenne di nazionalità moldava, residente a Roma da alcuni anni, sorpreso in flagranza, mentre stava rubando il carburante da un Bobcat parcheggiato in un cantiere edile di via Barzanò.
L’uomo era riuscito a riempire una tanica da 25 litri e si accingeva ad allontanarsi quando gli è stato intimato l’alt. Il carburante è stato restituito all’imprenditore romano titolare del cantiere mentre il ladro è stato arrestato con l’accusa di furto aggravato.

Nella pineta comunale di Castel Porziano, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno poi arrestato per furto aggravato e deturpamento di bellezze naturali un 32enne romeno, domiciliato a Ardea. L’uomo è stato sorpreso dai Carabinieri mentre spiccava pigne dagli alberi, danneggiandone i rami. Oltre 100 chili di pigne sono state recuperate e restituite al Comune di Roma mentre l’uomo è stato arrestato.

Infine, i Carabinieri della Stazione di Fregene hanno arrestato, con l’accusa di detenzione e utilizzo di banconote false una 24enne romana, già nota alle forze dell’ordine. La donna aveva tentato l’acquisto di alcuni prodotti cosmetici, in una profumeria del centro commerciale “Da Vinci”, pagando con una banconota da 100 euro. Lo strano atteggiamento della cliente e i soldi palesemente falsi hanno insospettito l’impiegata che ha chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Fregene che, proprio in quel momento stavano svolgendo uno specifico servizio antirapina nel centro commerciale. I militari hanno accertato subito che quella banconota era falsa poiché presentava segni evidenti di contraffazione. Ne è conseguita una perquisizione nel corso della quale, nella tasca interna dei pantaloni, i militari hanno trovato ulteriori 4 banconote dello stesso taglio e con lo stesso numero di serie. La giovane si è chiusa nel più stretto riserbo e non ha inteso collaborare con gli investigatori che l’hanno subito arrestata e condotta nel carcere di Civitavecchia.