Matthew Perry: “Droga e alcol cancellano la tua identità”

18 dicembre 2013 | 16:13
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Matthew Perry: “Droga e alcol cancellano la tua identità”

Il Faro on line – “La droga e l’alcol ti tolgono la speranza e cancellano la tua identita’”: questo il messaggio lanciato a tutti i giovani dall’attore Matthew Perry – il Chandler della sit-com “Friends” – nel suo intervento nell’aula Magna della Scuola Nazionale dell’Amministrazione di Roma, durante un corso sperimentale di formazione internazionale promosso dal Dipartimento nazionale politiche antidroga. L’attore ha descritto i sui tormentati trascorsi nel mondo delle tossicodipendenze fino al suo incontro con le Drug Courts, l’associazione americana dei magistrati dedicata a chi ha problemi di dipendenza da alcol e droghe. Secondo Perry le Drugs Court possono essere davvero la soluzione al fenomeno, per questo rivolgendosi alle delegazioni presenti ha ribadito la volontà di esportare questo modello di riabilitazione nel mondo.   

Presenti all’incontro tra gli altri Giovanni Tria, presidente della Scuola Nazionale  dell’Amministrazione; Earl Hightower, medico specialista americano nelle dipendenze e West Huddleston, giudice e coordinatore nazionale della NADCP (Associazione Nazionale dei giudici americani delle Drug Courts), che ha spiegato come le Drugs Court in Usa, fortemente sostenute dal Governo Obama, propongono delle misure alternative al carcere per la cura e la riabilitazioni degli alcolisti e dei tossicodipendenti direttamente nelle comunita’.   

“Anche in Italia esistono procedure analoghe – ha spiegato il capo del Dpa, Giovanni Serpelloni – con risultati molto soddisfacenti di percorsi alternativi al carcere, peccato però che vengano purtroppo molto poco utilizzati. Anche con le nuove norme si potrebbe aumentare il numero di tossicodipendenti che già durante il processo per direttissima (quindi prima di entrare in carcere) intraprendono questi percorsi terapeutici riabituativi, ma c’e’ bisogno di una maggior disponibilità delleRegioni a inserire e sostenere finanziariamente questi trattamenti sia presso i Sert che presso le comunita’terapeutiche”. Il carcere non è sicuramente un luogo di cura egli aventi diritto a questi trattamenti alternativi ma ancora in carcere dovrebbero poter uscire subito dal carcere”.