Ardea, atti intimidatori contro un consigliere comunale

19 dicembre 2013 | 01:05
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Ardea, atti intimidatori contro un consigliere comunale

Indagini a tutto campo da parte dei militari dell’Arma. Intanto i cittadini chiedono l’intervento delle istituzioni

Il Faro on line – “Ad Ardea la mafia non c’è”…  è questo il ritornello che, nonostante i recenti fatti di cronaca, in molti continuano a ripetere. Ma se così fosse come mai ci sono politici che ancora subiscono atti intimidatori. Questo è quanto accaduto a un consigliere comunale che nei giorni scorsi ha trovato dentro la propria cassetta delle lettere un foglio con una scritta: “Lascia il partito o muori”. In un primo momento se pur titubante e preoccupato il consigliere ha pensato si trattasse di uno scherzo. Ma il giorno successivo ha rinvenuto sempre nella buca delle lettere la foto bruciacchiata di una Fiat 500, uguale a quella da lui posseduta. Memore dei recenti atti incendiari, si è così recato presso la locale tenenza dei carabinieri presentando una denuncia contro ignoti.

I carabinieri non escludono alcuna pista. Nel recente passato del consigliere ci sono infatti le battaglie fatte in difesa dei cittadini per la risoluzione dei problemi legati ai terreni gravati dall’uso civico nei 706 ettari demaniali. La grande battaglia portata avanti all’ex consigliere Walter Roviglioni per non permettere l’installazione di una boa marina per lo scarico del GPL, quella per la trasparenza sugli appalti, quella sull’aumento delle mense dei bambini… Un politico, sempre in prima linea per la legalità, può essere definito secondo soltanto al “turbolento” Luca Fanco.
Le forze dell’ordine sono al lavoro ma purtroppo sono ancora ignoti gli autori dei precedenti atti incendiari, delle lettere minatorie che da anni assillano i rappresentanti del popolo, come ignoti sono rimasti i responsabili delle aggressioni ai consiglieri comunali e ignoti sono ancora gli autori dell’incendio all’ufficio tecnico comunale.

Dopo quest’ennesimoepisodio di stampo mafioso, cosa ancora deve accadere ad Ardea? Una città dove la legalità sembra sia diventata un optional.

Luigi Centore