B4a, l’ombra di nuovi vincoli e la necessità di chiarezza

19 dicembre 2013 | 21:28
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B4a, l’ombra di nuovi vincoli e la necessità di chiarezza

Il Comitato spontaneo protocolla la richiesta di chiarimenti dopo il “no” in Consiglio comunale. Intanto è in programma un incontro tra Montino e l’assessore regionale Refrigeri

Il Faro on line – Il comitato B4A, dopo che il proprio documento è stato bocciato in consiglio comunale perché l’argomento non era all’ordine del giorno, lo ha fatto protocollare ufficialmente. “Ora – afferma una nota del Comitato  – visto che noi il passo ufficiale lo abbiamo fatto, aspettiamo quanto segue: 1) stessa trasparenza da parte dell’amministrazione, quindi la pubblicazione della richiesta di incontro con i  referenti regionali, così come promesso dall’assessore in consiglio comunale; 2) richiesta ufficiale della cartografia CO2; 3) pubblicazione sul sito del piano B4A, è impensabile che lo stesso sia ancora “work in progress”, non è che aspettiamo nuovi vincoli?; 4) una comunicazione chiara, che la possano capire tutti, del cronoprogramma delle fasi ancora mancanti per la risoluzione del problema. Si ricorda – prosegue la nota protocollata – che con la nota n.91964 del 09.04.2010, l’Area Difesa del Suolo della Regione Lazio, comunicava l’intenzione di non procedere all’emanazione del parere per tutti i piani di Isola Sacra, in zone classificate R4; siamo in attesa della revoca di quella nota La promessa elettorale dell’Imu agricola è stata smentita dai calcoli fatti presso la Fiumicino Tributi. Basta promesse ma si chiedono fatti concreti. Il comitato non è contro l’amministrazione, anzi – spiega sempre la nota;  noi siamo a disposizione per camminare insieme alla stessa per fare pressione alla Regione Lazio. I proprietari dei B4A sono tanti, centinaia di famiglie aspettano una chiamata”.

I punti “caldi”
Fin qui la lettera protocollata. Ma guardando bene tra i punti descritti si fa riferimento ad alcune questioni incandescenti alle quali l’amministrazione comunale non si può sottrarre, e sulle quali – in nome della tanto decantata trasparenza – deve dare risposte subito ai cittadini. Non fosse altro perché per dare risposte basta guardare nei propri cassetti: o i documenti richiesti ci sono, e allora è bene pubblicarli, oppur non ci sono, e allora bisognerà dirlo chiaramente e se sarà il caso fare una battaglia aperta contro la regione al fianco dei cittadini di Fiumicino. E allora andiamo a fondo. Al punto 2 si richiede la cartografia della Co2. I sondaggi richiesti su Fiumicino sono ormai finiti da tempo, e la relazione dovrebbe essere stata fatta. Il Comune dunque dovrebbe essere in possesso del documento che stabilisce se c’è anidride carbonica sul territorio, in quale misura e dove. Cosa si aspetta a renderla pubblica? Oppure la regione non ha ancora trasmesso al Comune le risultanze del Ceri che ha effettuato i sondaggi. E se è così, cosa aspetta il Comune a dirlo ai cittadini e ad alzare la voce?
Al punto 3 ci si chiede se non si aspettino altri vincoli. Non è una domanda buttata lì per caso: dopo il rischio esondazione e quello del gas nel sottosuolo, sembrerebbero in arrivo nuovi stop (o forse addirittura già arrivati con nota protocollata in estate, ma su questo non abbiamo né notizie ufficiali – il Comune finora non ne ha mai parlato – né conferme) derivanti dal Consorzio di Bonifica. Quest’ultimo starebbe programmando la costruzione di nuove idrovore nei pressi della zona di Villa Guglielmi, stante la vetustà di quelle esistenti che non sopporterebbero l’impatto di nuove costruzioni. Queste ultime, infatti, toglierebbero nell’area dell’isola Sacra terreno libero in gradi di assorbire le acque piovane, costringendo i canali a un superlavoro che le attuali pompe non sarebbero in grado di gestire. Ecco dunque – in ipotesi – la necessità dei lavori.

Le domande
La domanda è: dato che queste voci Il Faro on line le ha raccolte in mezzo alla gente di Fiumicino, e dato che il Comune ha certamente più canali del giornale (scusate il gioco di parole) per arrivare a percepire le stesse preoccupazioni, perché finora non ne ha mai parlato? Perché non le conferma, dando dunque una tempistica reale ai proprietari dei terreni B4a e ai costruttori interessati, o meglio ancora le smentisce? E’ una necessità di chiarezza, nulla più, che certo non vuole additare responsabilità all’attuale amministrazione. Ma la gente è stanca di non sapere le cose, di “rubare” pezzi di verità da questo o quell’incontro.

Quanto al punto 1, cioè alla necessità di rapportarsi con la Regione, dopo le festività è in programma un incontro tra il sindaco Montino e l’assessore regionale all’Urbanistica Fabio Refrigeri. Da quello, forse, potrebbe scaturire una calendarizzazione di un incontro con i cittadini. Per ora, come sempre d’altronde, restano solo tante ombre e tanti dubbi. E una sola certezza: l’Imu sui terreni B4a va pagata.

In ultimo un suggerimento: perché non mettere sul sito del Comune un apposito canale dedicato al problema B4a nel quale riportare, cronologicamente, ogni passo ufficiale o ufficioso che viene fatto per risolvere il problema?
Angelo Perfetti