“Tassone come Pirro: emerge dal silenzio per sbandierare una presunta vittoria”

20 dicembre 2013 | 01:05
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“Tassone come Pirro: emerge dal silenzio per sbandierare una presunta vittoria”

Il Presidente Ascom in merito al pronunciamento del Tar sulla Fiera di Natale di Ostia

Il Faro on line – “Prendiamo atto del pronunciamento del TAR del Lazio relativo al ricorso presentato dall’ASCOM in merito al trasferimento del mercatino natalizio di Ostia a ridosso dell’isola pedonale di piazza Anco Marzio. Tuttavia, se il X Municipio ha agito con correttezza come il presidente Tassone sostiene, allora non si spiega la decisione di ridimensionare drasticamente la Fiera di Natale a pochi giorni dall’allestimento: rispetto alla proposta iniziale, sono stati diminuiti i banchi ed è stata ridotta la durata dell’evento, ‘mutilato’ anche dei punti ristoro previsti”. Lo afferma il presidente dell’ASCOM Roma-Litorale, Luca Capobianco in merito al pronunciamento del TAR sulla Fiera di Natale di Ostia.

“La realtà è che si sta dimostrando un progetto raffazzonato, ‘scopiazzato’ piuttosto male e privo di concertazione, come da sempre sostenuto dall’ASCOM. Permangono, dunque, le ragioni della protesta, che di certo non vengono cancellate dalla sentenza. Non abbiamo mai “cavalcato battaglie strumentali”, dunque le dichiarazioni di Tassone sono da considerare offensive e profondamente lesive dell’immagine di questa associazione di categoria. Stupisce ancora di più l’auspicio di futura collaborazione avanzato nel finale dal presidente Tassone, considerata la lucida determinazione con la quale l’amministrazione ha rifiutato una vera occasione di confronto con gli operatori. Infine, riteniamo oltremodo difficile intavolare una ‘collaborazione’ con un Presidente di Municipio costantemente irreperibile e, di fatto, irraggiungibile. Aldilà della sentenza del TAR, resterà nella storia di questo territorio la forte azione unitaria del CCN di Ostia e dell’ASCOM del 18 novembre scorso; azione che ha rappresentato il forte malessere percepito dagli operatori economici e dai cittadini nei confronti della classe politica locale. Tassone si tenga pure la sua “vittoria di Pirro”, ottenuta a discapito della partecipazione e della condivisione delle scelte, che dovrebbero essere alla base della vita democratica.