Calcio a 5. La Futsal Isola è nella storia

22 dicembre 2013 | 15:00
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Calcio a 5. La Futsal Isola è nella storia

Seconda qualificazione in due anni in Coppa Italia nel campionato nazionale centrata dalla squadra di Fiumicino

Il Faro on line – Una Futsal Isola eroica centra la sua seconda qualificazione in due anni nel campionato nazionale. Un record. Contro la corazzata Nursia vanno in campo undici assatanati, con il veleno agli occhi che rispondono alle critiche piovute in settimana da uomini, come una vera squadra. Gli ospiti dopo un buon primo tempo spariscono. La differenza la fanno gli attributi e una cattiveria agonistica che nella partita del “dentro/fuori” la Banda Sannino tira fuori a cannonate. In attesa del recupero Elmas-Ariccia, l’Isola sale al secondo posto a meno tre dalla vetta: un sogno a inizio anno. Ora è tempo di festeggiare. Al domani ci si penserà. C’è un 2014 che potrebbe consegnare questi ragazzi definitivamente alla storia. 

LA PARTITA Sannino deve spedire Milani in tribuna, out per un infortunio. Torna Kocic. Leofreddi va in porta. Con lui in campo Arribas, Luiz, Lara, Marchetti, Rufo, Zoppo, Lutta e i due Paradiso. Il Nursia si presenta con i sei brasiliani terribili: Bellaver, Algodao, Duarte, Malzali, De Moraes e Barcarollo. In porta Polinori. In panca Brandimarte, Spinelli, Trapasso e Grimaldi. La Banda Sannino, in “total blue” a strisce bianche (splendida la maglia) inizia bene. Ci prova, fa girare palla ma sono gli ospiti a passare. È il minuto 4.27. Duarte se ne va sulla sinistra, calcia, Leofreddi blocca. Il brasiliano lo carica, gli dà un pestone sulla mano, gli toglie la sfera e la mette dentro. Tutto in pochi secondi. La terna convalida: un errore. Il portierone di casa rimane a terra per cinque minuti buoni e viene pure ammonito per proteste: assurdo. Ci vuole il solito miracolo del fisioterapista Matteo Forti a rimetterlo in piedi: giocherà tutta la partita con una mano gonfia. I “Blue” non ci stanno. Luiz calcia forte, Marchetti è lì al centro e la devìa, Polinori si trasforma in Superman e la mette in angolo: che occasione. Ci pensa Kocic a rimettere tutto in parità: riceve, si libera di un avversario e lascia partire un diagonale che si infila all’angoletto, che gol. Uno a uno. Siamo appena al settimo. A 8.22 dal termine il delirio: Manzali ruba una bella palla, Leofreddi è miracoloso. Ripartenza, Luiz per Lara: palo pieno. Tre giri di lancette e Kocic da pivot regala un gioiello a Luiz: piattone e Polinori è miracoloso. A trenta secondi dalla fine la doccia gelata: Duarte salta tutti, Marchetti lo anticipa, palla sul palo, Algodao è lì e la mette dentro: ingiusto. 

IL SECONDO TEMPO L’Isola entra in campo una manciata di minuti prima. È assatanata e si vede. Il Nursia è travolto. Minuto 1.03, Kocic al centro per Arribas che di esterno destro mette dentro il gol dell’anno: uno spettacolo. Palla sotto al sette con il PalaFersini in delirio. Da far vedere e rivedere alle scuole calcio. Trenta secondi e c’è il sorpasso. Luiz per Lara, l’argentino stavolta mette dentro: 3-2. È una bolgia. Gli ospiti sono in balìa. La Banda Sannino è in trans agonistica e corre tre volte di più. Kocic fa venire l’aureola al solito Polinori. Marchetti sfiora il palo. Al settimo l’ex laziale fa il “Duarte”. Si libera di mezza Nursia e serve al centro un cioccolatino che Luiz infila: 4-2. I “Blue” sono una schiacciasassi. Zoppo viene cinturato in area dopo una bella serpentina: i due in giacchetta gialla non vedono. Lara becca il secondo legno della giornata con una sassata da fuori che Polinori devìa sul palo. A 3.59 dalla fine è Zoppo show. L’ex Lodigiani vola sulla sinistra, si beve mezza difesa e serve Kocic che non perdona: 5-2. Manzali un minuto dopo riapre i giochi. Gli ospiti ci provano con il portiere di movimento. Si soffre, ma la Banda Sannino è eroica e non arretra di un centimetro. Finisce 5-3 con la qualificazione in Coppa Italia centrata e un campionato riaperto. A inizio stagione l’obiettivo era la salvezza. Traguardo raggiunto a pieni voti. Ora però si può ballare e divertirsi. L’Isola ha dimostrato di potersela giocare con tutti: perché non provarci.