Rocca tufacea a rischio crollo, l’allarme di Ludovici

1 gennaio 2014 | 00:58
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Rocca tufacea a rischio crollo, l’allarme di Ludovici

“Bisogna intervenire al più presto”

Il Faro on line – La tufacea rocca a rischio crollo. A lanciare il grido d’allarme è il consigliere Stefano Ludovici  che abita proprio nelle ville su via di Santa Marina strada che gira tutta sotto la rocca per  accedere in piazza.  La rupe spiega Ludovici, da anni per i lavori di consolidamento è un cantiere aperto che tra l’altro sta creando non pochi problemi, avendo il cantiere tolto diversi parcheggi. Giorni fa come si evince dalle foto è stato transennato un altro lato del costone, quello sul quale fu edificato il castello Sforza Cesarini, un castello ormai ridotto meno di un rudere, semidistrutto dai bombardamenti dell’ultima guerra e finito di distruggere da alcuni sfollati, che addirittura agganciarono con un cavo di acciaio angoli del castello e  tirando con un grosso mezzo meccanico ne demolirono altri pezzi per farsi assegnare subito le case popolari. Oggi quello che resta della proprietà dei nobili Sforza Cesarini rischia di venir giù per il cedimento delle pareti tufacee.
Ormai tutta la sottostante parete è transennata, opera provvisoria che qualora dovesse verificarsi che qualche grosso masso tufaceo dovesse staccarsi dalla parete come è avvenuto in passato molte abitazioni sarebbero a rischio. La strada per accedere alla rocca potrebbe essere interdetta e l’accesso alla casa comunale potrebbe avvenire a piedi. Un problema dice Ludovici che va subito risolto facendo ultimare dalla Provincia i lavori di consolidamento. Va detto che i lavori di consolidamento di parte della rupe realizzato fino ad oggi sono stati eseguiti con finanziamenti provinciali. Ora sono tante le crepe lungo la parete, fessure, nelle quali c’entra non una mano ma addirittura tutto un braccio e la cosa potrebbe in tempi brevi far crollare anche l’arco della porta, ingresso storico che è riportato su tutti i dipinti d’epoca.  In un recente passato si sono verificati crolli di massi con relativa chiusura della strada e transennamento con putrelle ancora in essere, mentre la parte lato fiume è totalmente impraticabile. Attualmente il disagio maggiore resta il perenne cantiere aperto, che non solo non porta alla risoluzione del rischio crollo, ma toglie anche nei tratti consolidati un area sosta per i visitatori del monumentale cimitero di Santa Marina. Di qui il grido d’allarme del consigliere che abitando il piccolo borgo sottostante è preoccupato per l’eventuale crollo dei massi.
Luigi Centore