Banda di rom mangia a sbafo in un ristorante poi aggredisce la proprietaria

5 gennaio 2014 | 22:19
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Banda di rom mangia a sbafo in un ristorante poi aggredisce la proprietaria

Il gruppo, 9 uomini e 3 donne della Romania, si è dato poi alla fuga. Ancora in corso le ricerche

Il Faro on line – Dodici rom (nove uomini e tre donne romene) per non pagare il pranzo hanno aggredito i proprietari ed il loro personale di una famosa e antica  pizzeria e rosticceria del centro di Tor San Lorenzo. L’aggressione è avvenuta verso le 14.30 del 30 dicembre dello scorso anno, ma la notizia è trapelata soltanto questa mattina quando è arrivata alle orecchie detta stampa localeavvicinata da cittadini e commercianti. Per la proprietaria delo locale un pugno in faccia, spintoni e aggressioni varie, agli altri componenti la famiglia e lavoratori. I carabinieri giunti sul posto non hanno trovato gli aggressori che nel frattempo avevano fatto perdere le loro tracce. Le vittime hanno fornito ai carabinieri anche i numeri di una targa delle auto romene sulle quali si davano alla fuga,  ma le ricerche del proprietario, essendo una targa straniera, ancora non hanno dato esito positivo come pure l’identificazione degli aggressori. Mentre si davano alla fuga salendo sulle loro auto – racconta un’altra commerciante del posto- il gruppo di rom per coprirsi la fuga tirava sassi.

“Ho avuto paura – dice la testimone – che colpissero le mie vetrine. Malgrado le parole rassicuratrici dei carabinieri, qui non si vive più, ormai Tor San Lorenzo è diventato un luogo invivibile, non solo per la delinquenza comune, ma anche per i tanti rom e sbandati vari che circolano indisturbati e che in prevalenza dimorano abusivamente nelle Torri, nel Serpentone o nei 706 ettari demaniali delle Salsare. Noi – prosegue la giovane commerciante – fin dal pomeriggio abbiamo paura a restare aperti, non passa giorno che qualche  avventore del mio locale non lamenta di aver subito furti in abitazione, furti che qualcuno neppure denuncia più per la sfiducia che sta prendendo piede. Forse ci si dovrebbe organizzare in pacifiche ronde. Io – prosegue la giovane commerciante – ho subito proprio qualche settimana fa un furto in casa mentre dormivo e non sono la sola”.
Luigi Centore