Premio Remigio Paone, una serata di emozioni

8 gennaio 2014 | 15:00
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Premio Remigio Paone, una serata di emozioni

Ieri la prima edizione del premio per l’impresa culturale e l’economia creativa

Il Faro on line – Grande commozione ed emozione per la I Edizione del Premio Nazionale Remigio Paone “La Caravella” che si è tenuto ieri presso il teatro formiano a lui intitolato alla presenza della nipote Maria Rosaria, del sindaco Sandro Bartolomeo e del vicesindaco, assessore alla cultura Maria Rita Manzo, della consigliera dell’Ipab SS. Annunziata Fulvia Frallicciardi.

Promosso dall’Ipab SS. Annunziata e dai Teatri Riuniti del Golfo con il patrocinio del Comune di Formia, il premio Remigio Paone è stato conferito ad Antonello Antonante, direttore artistico del Teatro dell’Acquario di Cosenza per la storia ultratrentennale nel campo teatrale e culturale, per l’instancabile impegno nella promozione della cultura, per aver contributo alla crescita e allo sviluppo del territorio, per essere riuscito a portare avanti un’impresa economica che valorizza e occupa diverse professioni della cultura, per continuare ad essere un’officina di idee e creatività, per essere riuscito a coniugare l’anima da attore e regista con il ruolo di impresario, per  non aver chiuso gli occhi ma essere riuscito a creare occasioni di incontro e formazione anche per chi vive ai margini della realtà. La serata si è, poi, conclusa con il bellissimo concerto degli Al Jazz – Ira.

Ricordi felici e commossi nel guardare le immagini gentilmente concesse da Renato Marchese delle feste di Remigio Paone nella sua villa a Vindicio, La Caravalla, da cui il Premio prende il nome, quando a Formia arrivavano i migliori nomi del cinema e del teatro nazionale ed internazionale: da Totò ad Alberto Sordi, da Rachel a Gassman. Nostalgia di una Formia di altri tempi che vive ancora nei cuori di molti e che da ancor più valore ad un riconoscimento che premia l’impresa culturale: impresa come fatica, coraggio e passione nel saper ancora spendersi nel mondo della cultura e del teatro, impresa dal punto di vista economico riuscendo a garantire ed offrire lavoro a diverse figure professionali culturali, a mantenere in piedi, nonostante le evidenti e quotidiane difficoltà, strutture o realtà importanti per il Paese. Impresa culturale di cui Remigio Paone è un simbolo e motivo di riflessione.

Infatti, il Premio si propone come  un monito per le amministrazioni, gli addetti ai lavori e gli artisti, l’occasione per fare il punto sulla cultura nei nostri territori, per cercare di trovare risposta ad alcune domande ad esempio: come dare più spazio e migliorare il sostegno alla sperimentazione, all’innovazione e all’imprenditorialità nelle imprese culturali e creative del golfo? Come stimolare gli investimenti privati e migliorare l’accesso al credito per le imprese culturali e creative? .In che modo promuovere “partenariati creativi” tra le imprese culturali e creative e la scuola, le imprese del territorio e le amministrazioni locali? Come promuovere e favorire il volontariato e il dilettantismo nel settore culturale, tenendoli tuttavia ben separati e distinti rispetto all’impresa culturale e al professionismo nel settore creativo e culturale? In che modo promuovere e migliorare nel Golfo l’offerta formativa legata alle figure professionali del settore culturale e creativo in senso lato?Come favorire e coordinare le attività istituzionali legate alla creatività e alla produzione di cultura nelle nostre città del Golfo e sul territorio?