Cgil, Cisl e Uil: “Il lavoro prima di tutto”

11 gennaio 2014 | 14:31
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Cgil, Cisl e Uil: “Il lavoro prima di tutto”

Il 17 febbraio riunione “aperta” a Civitavecchia. Sul tappeto i temi nazionali, ma anche le municipalizzate e la centrale di Torre Valdaliga”

Il Faro on line – Sarà convocato un attivo aperto alla partecipazione dei gruppi dirigenti territoriali di tutte le categorie di CGIL CISL UIL per il prossimo 17 febbraio. Successivamente l’organizzazione di una grande iniziativa per il Lavoro da tenersi, entro la fine di febbraio, a Civitavecchia, nella quale prevediamo la partecipazione dei Segretari Generali regionali delle tre confederazioni. D’altronde il tema del momento è il lavoro, o meglio – purtroppo – la mancanza di un lavoro.
“Sarà un’assemblea di confronto – affermano i responsabili territoriali di Civitavecchia Cesare Caiazza  (Cgil)  Paolo Sagarriga Visconti  (Cisl) Giancarlo Turchetti (Uil) – dove illustreremo le nostre proposte finalizzate al rilancio economico, allo sviluppo, alla difesa e all’incremento dell’occupazione, nella quale intendiamo invitare la Regione Lazio, i Sindaci del Distretto RM F 1, il Commissario Prefettizio di Civitavecchia, il Presidente dell’Autorità Portuale, il Commissario della ASL F, i Dirigenti di ENEL e Tirreno Power, tutte le forze sociali e politiche del territorio.Riteniamo, infatti, che nei prossimi mesi si giocheranno partite decisive per il futuro del lavoro nel nostro territorio.

“Una delle emergenze più gravi – proseguono – è quella inerente alle sorti delle municipalizzate di Civitavecchia e alla salvaguardia di oltre 400 posti di lavoro, anche in ragione del pronunciamento della Corte dei Conti, atteso per il 24 gennaio p.v., sull’ipotesi di “concordato” per HCS, che – qualora confermasse il parere negativo già espresso dal Tribunale di Civitavecchia – pur non determinando automaticamente il “fallimento” della Holding, finirebbe per delineare un quadro estremamente complesso e pericoloso”.

Un’altra nostra grande preoccupazione è connessa alle vicende che interessano il futuro della Centrale TVS di Tirreno Power e alla tutela di circa 200 occupati, tra diretti ed indiretti.
“Vi sono poi – affermano ancora – nei prossimi mesi, grandi opportunità che il territorio non può permettersi di non cogliere pena l’acuirsi del declino economico e sociale. Il Responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli ha annunciato che entro il mese di marzo verrà individuato il Porto di destinazione per la demolizione della Costa Concordia. Noi crediamo che, nel tempo che ci separa da questa decisione, vadano messi in sinergia gli sforzi di tutti gli attori istituzionali, politici e sociali del territorio per fare in modo che la nave venga demolita seguendo quei criteri oggettivi, di vicinanza, caratteristiche dei fondali e convenienza economica, che in linea di principio potrebbero premiare proprio il Porto di Civitavecchia. Abbiamo, poi, appreso in questi giorni del rinnovato impegno, di imprenditori e gruppi internazionali, intenzionati alla realizzazione del Polo Termale. Vorremo trovare un luogo nel quale poter discutere di come questa eventuale grande opportunità di lavoro si possa trasformare in impiego di ditte e soprattutto di mano d’opera locale. In considerazione di ciò chiediamo che il commissario prefettizio si adoperi per convocare un tavolo istituzionale con tutte le parti sociali anche al fine di non scoraggiare gli investitori.

Tema, quello dell’impiego di mano d’opera locale, che interessa appalti e lavori nelle più grandi realtà produttive del territorio: Porto e Centrale ENEL di TVN. A nostro giudizio l’utilizzo, nelle opere e negli appalti per la manutenzione, di forza lavoro locale risulta spesso insufficiente. Ed è questa una delle ragioni per le quali intendiamo chiedere urgenti riunioni sia con il Presidente dell’Autorità Portuale che con i dirigenti di ENEL. Intendiamo porre, inoltre e complessivamente, per quanto attiene il tema degli appalti nel nostro territorio, la necessità di evitare gare al massimo ribasso che producono perdita di occupazione e riduzione dei servizi.

Così come intendiamo chiedere di essere ricevuti, insieme alle categorie del pubblico impiego e dei pensionati, dal Commissario della ASL F per affrontare gravi emergenze che attengono al funzionamento della sanità nel territorio.

L’ambizione poi della nostra iniziativa – concludono – è quella di presentare una serie di proposte, da noi già embrionalmente avanzate nelle varie riunioni del Tavolo Territoriale per il Lavoro, finalizzate ad indicare una prospettiva strutturata di rilancio economico e di sviluppo del territorio”.