De Nicolo: “Fiumicino Calcio, grandi in tre anni”

11 gennaio 2014 | 00:51
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De Nicolo: “Fiumicino Calcio, grandi in tre anni”

Parla il direttore generale: rinforzare la società e investire sulla scuola calcio. La prima squadra? Qualcuno non ci vuole far salire

Il faro on line – Il Fiumicino Calcio è ormai casa sua. La sua famiglia. Sempre in campo. Uomo ovunque, rossoblù nel sangue. Francesco De Nicolo, ruolo direttore generale, s’è caricato un sogno, ingombrante e ambizioso sulle spalle: tornare grandi nel giro di tre anni. Per raggiungere il traguardo ci lavora notte e giorno. Una missione, obiettivo da agguantare costi quel che costi.

“Abbiamo investito tanto sui giovani quest’anno, la scuola calcio sta ripagando tutti gli sforzi. Lo dimostrano i tornei vinti: il Torneo di Natale, di Fregene, della Totti Soccer, il Trofeo di Ceprano e l’ottimo piazzamento nel Torneo dei presepi. A livello agonistico va bene, abbiamo i giovanissimi ’99 in testa al campionato. Ci manca qualche punto in prima squadra ma lì purtroppo è una questione di errori arbitrali, non possiamo farci nulla. Se c’avessero dato almeno la metà di quello che ci spetta oggi ci ritroveremmo a parlare di un’altra cosa”.

Tre anni per tornare grandi. “Il nostro programma è spalmato su 36 mesi. Abbiamo due grandi obiettivi: potenziare ancora la scuola calcio e far crescere la società. Abbiamo ristrutturato completamente il centro sportivo Garbaglia. La prossima estate ci concentreremo sugli spogliatoi e sulla sistemazione del campo in terra battuta in sintetico. Siamo concentrati sul memorial Costa: hanno già aderito tante società importanti come la Lazio e la Roma. Le idee ci sono. La situazione economica del paese è quella che è, quindi purtroppo bisogna fare una programmazione più a lungo periodo. Ma noi ci siamo e siamo solidi”.

Una famiglia. Il Fiumicino è soprattutto questo: “Partiamo da un concetto sociale del calcio, di insegnamento dei valori. Tanti ragazzi sono entrati a far parte dello staff. Ci aiutano non solo sul campo ma anche fuori. Questo significa tenerli lontani dalla strada. Abbiamo tanti tecnici che danno l’anima e che hanno sposato il progetto Fiumicino. Un presidente operaio grazie al quale i sogni stanno diventando realtà. Un direttore sportivo inesauribile, un ottimo responsabile della scuola calcio. Due figure come Costa e Peppe Dionisi che non fanno mai mancare il loro apporto. E un tifoso d’eccezione come Bartolo dal quale non smettiamo di imparare giorno dopo giorno. Abbiamo degli sponsor che ci aiutano, come Dolcemente, e alcuni che si sono affacciati chiedendoci di diventare parte della nostra famiglia, come la termoidraulica di Massimiliano Chierici e tanti altri che ci aiutano in silenzio. Qualche altro sponsor servirebbe. Il progetto è quello: tornare grandi e trasformare il Fiumicino Calcio in una società modello sia sul campo che fuori dal campo”.