Authority e Pontile Eni: “Basta con i campanilismi e le demagogie”

14 gennaio 2014 | 00:55
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Authority e Pontile Eni: “Basta con i campanilismi e le demagogie”

“Al lavoro per il futuro, nel rispetto di tutte le realtà”

Il Faro on line – Considerare il Golfo di Gaeta, le sue problematiche e il suo futuro, un’area fertile su cui far sviluppare facili campanilismi e politiche demagogiche, fa parte del passato. Ne è convinto il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano quando afferma: “I tempi sono cambiati, ma qualcuno ancora non se n’è accorto. Il cambiamento impone un approccio pragmatico, oserei dire scientifico , a tematiche così importanti per lo sviluppo della nostra collettività e del nostro territorio”.
Per il Primo Cittadino è necessario innanzitutto fare chiarezza. “Negli ultimi giorni, il sovrapporsi e l’intersecarsi di dichiarazioni, annunci e riflessioni da parte di amministratori  del Golfo, ha creato tanta confusione. Bisogna distinguere i due temi principali, poiché si sviluppano su due livelli non sovrapponibili: ingresso della città di Formia nell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e spostamento pontile petroli.
In merito alla prima problematica il Sindaco di Formia Bartolomeo ha fatto una rivendicazione che ritengo  non debba diventare occasione per quanti vogliano rispolverare un ormai antico ed inadeguato campanilismo, e sfruttarlo per mera demagogia politica. Sarebbe del tutto anacronistico e per niente utile alla corretta individuazione della soluzione. Sin troppo facile, per politici vecchia maniera, cogliere la palla al balzo,  farne un cavallo di battaglia politica, e dire Sì o No. Per pura convenienza, non per seria valutazione.
 La nostra Amministrazione sostiene, al contrario, che quando adotterà una posizione, positiva o negativa, essa sarà il frutto di un approccio concreto, tecnico – politico, che poggia le sue fondamenta su un’analisi scientifica dal punto di vista metodologico, e pragmatica dal punto di vista contenutistico.
E’ prioritario, infatti, un esame approfondito della questione, dei suoi diversi aspetti, con conseguente analisi dei pro e dei contro, dei reali vantaggi per il Golfo e di eventuali svantaggi per Gaeta. Una valutazione complessiva da realizzare dopo un  incontro con il Sindaco Bartolomeo, con la Camera di Commercio di Latina (componente del Comitato Portuale) e successivamente  con il Presidente dell’Authority. Sulla base di questi elementi concreti, liberando il campo da ogni forma di chauvinismo, nel rispetto dell’identità dei territori, ma con lo sguardo attento al presente e rivolto al futuro, sopratutto alle potenzialità di sviluppo del tessuto economico – imprenditoriale e al benessere della popolazione, esprimeremo il nostro parere”. 
Per quanto riguarda la delocalizzazione del Pontile ENI: ” Partendo dalla saggezza di un  detto popolare, che mio padre mi ripeteva spesso – non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te –  condivido, insieme alla mia squadra,  la riflessione del Consigliere Regionale Giuseppe Simeone e faccio mia la sua proposta di concertazione, di politica condivisa perché, come ha affermato Simeone, tutte le realtà del Golfo devono crescere in sintonia, nessuna a danno dell’altra. Mi sono già attivato per l’istituzione di un tavolo di confronto tra tutti i Sindaci delle città del Golfo, predisponendo una lettera di invito per un incontro volto a tale scopo.
Il punto di partenza del confronto deve essere lo spostamento del pontile ENI : attualmente è al centro della città  di Gaeta e deve trovare una nuova collocazione, questo senz’alcun dubbio. Ma ciò deve avvenire senza creare danni a Formia né ad altre città. Il problema non deve essere spostato ma risolto. E’ altresì necessario un progetto comprensoriale che garantisca la massima sicurezza per i cittadini e l’applicazione delle migliori tecnologie a disposizione per non creare disagi né a Gaeta ne tantomeno a Formia. Che sia ecosostenibile. E che ponga fine ai tributi che la nostra città paga dagli anni ’60. La strada da percorrere per concretizzare tutto ciò è solo quella del confronto e della condivisione. Dobbiamo lavorare tutti insieme, al di là delle differenti posizioni politiche e dei particolarismi, per elaborare  una strategia a vantaggio di tutto il comprensorio. Insieme dobbiamo creare un fronte comune per rapportarsi in modo vincente con l’ENI”.