Aprilia, il sindaco di Ardea partecipa a fiaccolata

17 gennaio 2014 | 16:01
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Aprilia, il sindaco di Ardea partecipa a fiaccolata

“Con Antonio Terra dialogo comune su sicurezza”

Il Faro on line – “Il Comune di Ardea vuole dimostrare la solidarietà a Antonio Chiusolo e al Comune di Aprilia: ecco perché è stato ufficialmente presente alla fiaccolata che si è svolta ieri. Le città non possono essere macchiate da queste intimidazioni che distruggono la vita normale di persone perbene. Ardea vuole riflettere con i Comuni del litorale, con la Regione Lazio, con il governo, con le forze dell’ordine, su politiche integrate di sicurezza. Questa è una delle soluzioni che abbiamo intenzione di intraprendere perché su questo tema non si possono improvvisare soluzioni-tampone. La presenza dei cittadini ardeatini, qui, conferma che c’è un profondo interesse a voler ragionare su sicurezza in termini di area vasta. E questo non può essere ignorato”. Lo ha detto il sindaco di Ardea Luca di Fiori a margine della fiaccolata di solidarietà a Antonio Chiusolo che si è svolta ieri ad Aprilia. “Ardea e Aprilia sembrano unite da questo terribile destino fatto di intimidazioni per la loro attività sociale e politica – ha spiegato – a questo noi dobbiamo reagire e con il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, abbiamo deciso di farlo insieme, a livello intercomunale. Speriamo che ora le istituzioni maggiori possano sentirci: che i prefetti di Latina e Roma possano partecipare a questo percorso che abbiamo intenzione di intraprendere, che la Regione Lazio e il governo possano sentirsi parte attiva. Intanto, registro con piacere la presenza sia del viceministro Sesa Amici sia dell’assessore alla sicurezza della giunta Zingaretti, Ciminello, a questa iniziativa di solidarietà. Bisogna tenere alta la guardia e lavorare tutti insieme. E bisogna farlo con tutti gli altri Comuni dell’area, come Pomezia, Anzio, Nettuno”. Alla fiaccolata era presente anche Luigi Centore, geometra e giornalista, ora vicepresidente dell’associazione Movimento giustizia e lealtà che venne minacciato la prima volta nel 2005, con il primo incendio della sua auto. Analoghi attentati si sono ripetuti il 10 luglio 2013 e, ai danni delle auto del fratello e del nipote, il 17 luglio dello stesso anno. “E’ giusto sensibilizzare i cittadini per far capire loro che non bisogna aver paura – ha spiegato Centore – Bisogna cominciare a ribellarsi da ogni imposizione, da qualunque parte provenga. Queste sono estorsioni oltre che contro i cittadini anche contro gli amministratori, eletti per garantire il benessere del paese”.