“Tassa di soggiorno, che fine hanno fatto i soldi ricavati dall’imposta?”

20 gennaio 2014 | 01:59
Share0
“Tassa di soggiorno, che fine hanno fatto i soldi ricavati dall’imposta?”

Lanzuise (Federazione Turismo di Fiumicino) al sindaco Montino: “Convocare un tavolo tecnico anche solo per assicurare la giusta trasparenza”

Il Faro on line – “Il reinvestimento del denaro ricavato dalla tassa di soggiorno deve essere concordato con le associazioni di categoria… ma a Fiumicino questo non è mai avvenuto, perché? Quanti soldi sono entrati nelle casse comunali e come si pensa di volerli impiegare?”. Sono gli interrogativi che il presidente della Federazione Turismo di Fiumicino, Elvira Lanzuise rivolge al sindaco Esterino Montino ribadendo la necessità di convocare un Tavolo tecnico, presieduto da un responsabile dell’Ufficio Tributi e le associazioni di categoria, “allo scopo di pianificare in modo propositivo la destinazione del gettito”.

Quale è la situazione a Fiumicino?

“In molti Comuni, subito dopo l’entrata in vigore della tassa, – spiega Lanzuise – si sono stabiliti almeno due incontri l’anno, anche solo per monitorare le previsioni di tale gettito. A Fiumicino questo non è mai avvenuto. Né con l’Amministrazione Canapini né con quella attuale. A nostro avviso un confronto tra le parti è quanto mai determinante per assicurare la giusta trasparenza e per verificare che i ricavi vengano destinati esclusivamente in servizi utili per il comparto”.

Ci sono esempi ai quali è possibile ispirarsi?

“Il comune di Massa Marittima – spiega Lanzuise – ha utilizzato il 40 per cento dei proventi per la promozione di eventi estivi e Mare d’Inverno con percorsi eco-gastronomici di grande valorizzazione territoriale oltre alla realizzazione di un ufficio turistico attivo 6 giorni su 7. A Padova e Milano si è investito sulla segnaletica turistica e  sulla riapertura e promozione di enti museali, a Siena si è pensato oltre che alla promozione della citta potenziata sul web per contrastare la destagionalizzazione anche alle luminarie natalizie, nel comune di Cecina la tassa di soggiorno ha visto nascere la creazione di docce pubbliche sulle spiagge ed estensione della rete wi-fi. A Cogne si è puntato sulla messa a  disposizione dei turisti e residenti di bus navetta gratuiti tutto l’anno. A Torino si discute circa possibilità di risarcire gli albergatori delle commissioni bancarie previste quando il turista, soprattutto quello straniero, si trova impossibilitato ad effettuare il pagamento della stessa in contanti”.

Un suggerimento?

“Segnaletica turistica, sicurezza stradale, aree verdi e decoro urbano, cultura e promozione del territorio, mobilità locale, potenziamento web marketing, possono e devono essere realtà anche per il nostro territorio. Premesso che questa tassa da noi definita ‘ammazza turisti’ in quanto trasforma il turista, ossia l’ospite, in contribuente, non permette di affrontare la questione turismo in operazione di marketing territoriale, chiediamo a gran voce che non serva esclusivamente a fare cassa. L’unica garanzia – conclude – è l’istituzione di un tavolo tecnico partecipato affinché ciò non accada”.

Riccardo Ragozzini