Servizi sociali: nuovi progetti per i malati di alzheimer

22 gennaio 2014 | 17:59
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Servizi sociali: nuovi progetti per i malati di alzheimer

Gli incontri si svolgeranno a partire dalla prossima settimana

Il Faro on line – Il Comune di Fiumicino e la Asl RmD scendono in campo per aiutare i malati di Alzheimer. E lo fanno con due progetti, gli Alzheimer Caffè e il Progetto Sollievo, finanziati dalla Regione Lazio e rivolti a chi soffre di questa patologia ma anche alle loro famiglie. “La politica – afferma l’assessore ai Servizi Sociali, Paolo Calicchio – ha un senso nel momento in cui, preso atto delle esigenze dei cittadini, riesce ad andare incontro alle loro necessità. L’Alzheimer ha un’incidenza sufficientemente importante nella nostra città e le politiche sanitarie e sociali devono dare in questo caso delle risposte. Speriamo che, in futuro, questi progetti possano essere ulteriormente ampliati. E’ molto importante andare in aiuto di queste persone, anche per farle uscire dalla solitudine in cui spesso si trovano”.
“L’Alzheimer – aggiunge il presidente della Commissione Servizi Sociali, Angelo Petrillo – modifica la vita del malato e va a incidere enormemente sulla quotidianità della famiglia, che a sua volta si chiude in se stessa. L’amministrazione deve agire come un genitore e trovare risposte che non siano solo erogazione dei contributi ma anche dei servizi”.
Gli incontri dell’Alzheimer Caffè si svolgeranno, a partire già dalla prossima settimana, in orario 15-17: ogni secondo e quarto mercoledì del mese a Villa Guglielmi, ogni primo e terzo mercoledì del mese al Centro Anziani di Maccarese, in via del Buttero. Potranno partecipare tutti coloro che sono costretti a fare i conti con questa malattia, che saranno coinvolti da personale specializzato in attività di ricreazione e socializzazione, mentre i loro familiari potranno trovare sostegno psicologico e informativo. Quindici sono invece gli utenti malati di Alzheimer che prenderanno parte al Progetto Sollievo, che prevede sia interventi legati alla cura e all’igiene della persona in ambito domiciliare e finalizzati  anche a stimolare le capacità residue, sia a favorire interventi di gruppo per i malati di Alzheimer in forma lieve. In questo caso si partirà il primo febbraio. Entrambi i progetti avranno una durata di 6 mesi.