“Condizioni di vita insostenibili al Cie, indifferenza inaccettabile”

30 gennaio 2014 | 21:00
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“Condizioni di vita insostenibili al Cie, indifferenza inaccettabile”

Dichiarazione dei consiglieri di Sel, Antonio Bonanni e Angelo Petrillo

Il Faro on line – “Non possiamo restare indifferenti a ciò che accade a pochi metri dalla nostra città. La protesta pacifica dei migranti è una richiesta di civiltà e democrazia verso  il nostro paese. Il sistema Cie non ha nessuna logica e razionalità in rapporto all’evolversi della situazione dell’immigrazione in Italia”. Questo quanto affermano i consiglieri di Sel al comune di Fiumicino, Tonino Bonanni e Angelo Petrillo, che questa mattina, insieme ai deputati Ileana Piazzoni, Serena Pellegrino, Fabio Lavagno e Giovanni Paglia e ai rappresentanti della campagna ‘LasciateCIEntrare’, sono andati al Cie di Ponte Galeria, dove è in atto la protesta di alcuni migranti. “Nella struttura di Ponte Galeria –affermano Bonanni e Petrillo- sono costretti a vivere cittadini stranieri puniti più volte, dal caso, dalla legge dei loro paesi, dalla situazione di crisi internazionale e da una scellerata legge del nostro paese. Da pochi giorni abbiamo celebrato la Giornata della Memoria. Un popolo che vuol essere civile e democratico non può dimenticare chi è rimasto indietro. Decine e decine sono le persone costrette a restare immobili, senza alcun tipo di attività. Queste persone oggi sono tornate a cucirsi la bocca e a fare lo sciopero della fame, non avendo ricevuto risposte sul proprio futuro. Alcuni di loro rifiutano di sottoporsi ai controlli medici. Abbiamo parlato con più immigrati, che ci hanno raccontato di essere arrivati in Italia tanti anni fa, e sul suolo italiano hanno vissuto con le loro famiglie. Ora gli stessi si ritrovano, a seguito della scadenza dei documenti di identità o al mancato rinnovo del permesso di soggiorno, ad essere rinchiusi in quel centro. Chiediamo che venga modificata la legge che regola i Cie e che venga abolita, come già richiesto in consiglio comunale, la Bossi-Fini”.