Immigrazione, una motovedetta in supporto a Lampedusa

7 febbraio 2014 | 15:04
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Immigrazione, una motovedetta in supporto a Lampedusa

L’unità è stata una delle prime ad intervenire nella tragica notte del naufragio della Costa Concordia

Il Faro on line – Partirà domani, alla volta di Lampedusa, la motovedetta CP 305, unità di punta della Direzione Marittima del Lazio, con a bordo il suo equipaggio, composto da cinque militari della Capitaneria di porto di Civitavecchia, per integrare il dispositivo di ricerca e soccorso già in atto nelle acque del Canale di Sicilia.
Come noto, il fenomeno dell’immigrazione clandestina, cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, ha portato al verificarsi di numerosi ed inevitabili episodi di soccorso in mare, dovuti all’impiego da parte dei migranti, anche in periodi di avverse condimeteo, di imbarcazioni precarie, spesso sovraffollate ed al di sotto degli standard minimi di sicurezza.
Questo, quindi, il significato della missione, della durata di due mesi, della M/V CP 305, che parte con a bordo un equipaggio preparato ed esperto che ha già partecipato ad una missione nelle acque dell’isola nel 2011, nel corso della quale ha assolto in modo esemplare il proprio compito, concorrendo al salvataggio di migliaia di persone.
L’unità, come si ricorderà, è stata, altresì, una delle prime ad intervenire nella tragica notte del naufragio della M/N “Costa Concordia”, nelle acque antistanti l’isola del Giglio. In quattro ore di operazioni, l’equipaggio ha tratto in salvo circa 700 persone, di cui due feriti gravi, rimanendo sul luogo del terribile incidente per prestare poi assistenza nella ricerca di eventuali dispersi.
D’altronde la CP 305, come le altre unità della stessa classe, vanta grandi potenzialità ed è pensata proprio per intervenire in simili scenari. Tempestività di intervento (circa 30 nodi orari), ampia autonomia (500 miglia nautiche) ed elevate capacità di navigabilità “ognitempo” sono caratteristiche che rendono questa motovedetta, lunga 20 metri e larga più di 6 metri, la massima espressione del “Search And Rescue” (SAR) marittimo nazionale.
L’equipaggio sarà ricevuto, prima di mollare gli ormeggi, dal Direttore Marittimo del Lazio per un saluto e l’augurio di “buon vento”.