Parco Tommaso Forti, simbolo di un’incuria che va superata

26 febbraio 2014 | 13:49
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Parco Tommaso Forti, simbolo di un’incuria che va superata

Incontro tra i residenti e l’amministrazione comunale. Protocollata una lettera con i suggerimenti per cambiare passo

Il Faro on line – E’ uno degli spazi più grandi tra quelli inseriti all’Isola Sacra destinati alla collettività. No, correggiamo: sarebbe uno degli spazi più grandi, se venisse utilizzato. L’area dell’ex Parco Bezzi, attualmente parco Tommaso Forti, è una distesa d’incuria, buona solo per essere riempita una ventina di giorni d’estate per rispettabilissimi appuntamenti sociali, enogastronomici e politici ma nulla più. Uno spazio che per sua natura dovrebbe essere un fiore all’occhiello della città (sta vicino a una parrocchia, accanto a una scuola, nei pressi di case di edilizia agevolata e al centro di un comprensorio che non ha altre strutture così grandi a meno di non voler arrivare a villa Guglielmi) è invece è abbandonato a se stesso. Una storia che va avanti da anni, passata per innumerevoli promesse di assegnazione regolarmente disattese; un parco che ancora oggi si ritrova senza un punto di ristoro, senza un bagno, senza giochi per bambini degni di questo nome, se nza pulizia, con l’erba a farla da padrona e con improbabili casotti in muratura costantemente nel mirino dei vandali.

I residenti della zona – grazie all’impegno dell’Associazione Progetto Cittadino – hanno chiesto e ottenuto un incontro con l’Amministrazione per parlare del parco, ma anche del quartiere che attorno ad esso vive. Ne è nato un confronto con il sindaco e l’assessore Caroccia, ai quali una rappresentanza di residenti ha consegnato una lettera con alcuni punti chiave rispetto alla riqualificazione della zona. IN sostanza sono quattro i punti cardine della proposta: 1) il ripristino dei manti stradali delle vie Lamberti, Priaroggia e Piomarta; 2) la pulizia e la manutenzione delle strade; 3) il ripristino e il mantenimento del decoro urbano e ambientale del parco; 4) maggiore presenza della polizia locale e degli enti preposti al controllo del quartiere. Le proposte sono state fatte. Ora la palla passa all’Amministrazione comunale.
Angelo Perfetti

Il documento

Ecco il cuore della lettera protocollata al Comune.

Il ripristino dei manti stradali delle vie Lamberti, Priaroggia e Piomarta.
Dopo gli innumerevoli danni e disservizi provocati dalla rottura delle reti dell’acqua potabile, lo scorso maggio finalmente l’ACEA iniziava i lavori di sostituzione delle condotte, chiudendo gli scavi effettuati in via provvisoria in quanto il ripristino degli asfalti sarebbe dovuto essere compito dell’Amministrazione. Le piogge dei giorni scorsi, con i noti disagi creati, non hanno fatto altro che evidenziare nuovamente la necessità di un rapido quanto risolutivo intervento di risanamento delle strade.

Alla luce di quanto sopra e di quanto già rappresentato sull’ormai annosa vicenda, si chiede di completare i lavori sulla base degli impegni presi con i cittadini dalla passata e presente Amministrazione, ripristinando i manti stradali, realizzando pozzetti drenanti ed ultimando le opere con tutto quanto altro necessario.

La pulizia e la manutenzione delle strade.
Perché via Giorgio Giorgis e non solo, viene spazzata e lavata regolarmente tutti i giorni mentre nelle nostre strade non abbiamo mai visto né uno stradino né tantomeno una spazzatrice? Solo grazie alla buona volontà di alcuni di noi che si armano di scopa, sostituendosi al dovere dell’amministrazione, vengono pulite le strade. Eppure TARSU, IMU e non solo, le paghiamo per intero e non in misura ridotta, anzi pure con tutti gli aumenti del caso.

Si chiede di mettere a regime l’attività di pulizia delle strade e la manutenzione delle stesse con particolare riferimento ai pozzetti drenanti/fognature (vedi allagamenti su via Maffettone) ed alle alberature (vedi ultimo incidente accorso su via Bezzi).

Il ripristino ed il mantenimento del decoro urbano ed ambientale di parco Tommaso Forti (già Lorenzo Bezzi).    
Secondo Voi il Capitano Lorenzo Bezzi, medaglia d’oro al Valor Militare, potendo riaprire gli occhi sarebbe stato contento di quello che il Comune di Fiumicino gli aveva intitolato? Chi di noi legherebbe il proprio nome ad una discarica? Nobile il gesto di intitolare il parco al giovane Tommaso, doloroso invece constatare che nemmeno la grossa responsabilità morale e l’importante impegno sociale preso nel dedicare un parco a un giovane prematuramente scomparso in drammatiche circostanze induce l’amministrazione a una attenta gestione.

Il parco, un luogo abbandonato durante l’autunno e l’inverno, risistemato con un semplice sfalcio dell’erba in primavera, devastato d’estate dalle pseudo-manifestazioni, nel corso delle quali il parco – destinato a verde pubblico e come tale a disposizione della collettività – viene chiuso durante il giorno dai sedicenti organizzatori e/o proprietari delle bancarelle, impedendo così ai nonni con i nipoti ed alle mamme con i figli di frequentare dei semplici “giardinetti” durante la bella stagione. Per non parlare poi di musica ad alto volume, giostre montate a ridosso delle abitazioni, parcheggi selvaggi, bivacchi con roulotte, immondizia, campi da beach volley e sistematica violazione di tutte le regole di polizia municipale elencate sui cartelli installati nei pressi degli ingressi, nonché di quelle dettate dal senso civico.

E’ di tutta evidenza che parco Forti non può più essere il luogo deputato ad accogliere questo genere di manifestazioni,  sia per come è strutturato, troppo a ridosso dell’abitato, sia per le capacità organizzative e gestionali, del Comune e non, che hanno causato forti disagi e nel contempo degradato l’ambiente.
Si chiede di ripristinare il parco ad area a verde, inibendo lo stesso alle pseudo-manifestazioni che inevitabilmente si concludono in invasioni di macchine, camion, giostre e stand, restituendo nel pristino stato il bene agli abitanti che hanno la sola e semplice ambizione di utilizzarlo come “giardinetti ”. 

La presenza della polizia locale e degli Enti preposti al controllo del quartiere.
Atti vandalici, furti, rapine ed in ultimo una tragedia; avrà contribuito a ciò la cronica assenza della Polizia Locale e degli Enti di Stato preposti?Forse qualche passaggio giornaliero in auto sulle nostre strade, deviando magari il percorso di ritorno verso la caserma da altri servizi, potrebbe scoraggiare gli atti vandalici e rappresentare un deterrente per azioni di micro-criminalità ben più gravi.
Si chiede una maggiore e costante attività da parte della Polizia Locale oltre ad un interessamento da parte del Comune per sensibilizzare sull’argomento le forze dell’ordine competenti.

Firmata: Luigi Antolini, Paolo Capuano, Rodolfo Cecchet, Carlo Crociani, Massimiliano Penza, Gianluca Riccio, Giovanni Tessitore, Enrico Tremiterra