Russo D’Auria: “Asl, liste piene ma locali vuoti”

28 febbraio 2014 | 09:49
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Russo D’Auria: “Asl, liste piene ma locali vuoti”

Il leader di Gil: “Che paese è quello in cui non riusciamo più a gestire né sanità né sicurezza né lavoro?”

Il Faro on line – “Ma che paese è quello in cui per ottenere una visita alla Asl passano mesi e poi recandosi in via Coni Zugna ogni pomeriggio si trova la struttura semideserta?” A chiederselo è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino). “E’ evidente – prosegue Russo D’Auria – che c’è qualcosa che non torna. Visto che danno appuntamenti con tempi biblici ci si aspetterebbe di trovare sempre tutto pieno, e invece  non è così. E’ l’ennesimo esempio di come le cose non vadano per il verso giusto. Succede nella sanità, ma è la stessa storia con i rifiuti, con la sicurezza, ecc. Siamo senza regole, e ogni cosa è affidata alla fortuna. Per quanto ancora potremo andare avanti così? La politica, quella che ci ha chiesto il voto per gestire la nostra vita, dov’è? Cosa fa? E se la risposta è che non è materia di sua competenza, cosa ci sta a fare un consiglio comunale se nella mia città non può intervenire sulla sanità né sulla sicurezza?

Quando parlo di regole – prosegue Russo D’Auria – parlo anche di rieducare quei cittadini che non capiscono il valore della cosa pubblica. Parlo di come sanzionare pesantemente chi getta materiale nelle discariche abusive, spesso lasciando firmati i propri misfatti. C’è qualcuno che ha voglia veramente di perseguire questo malcostume? Parlo di chi prenota una visita e poi si dimentica di segnalare che non gli serve più, togliendo così un posto a chi ne ha bisogno: vogliamo sanzionare anche questi comportamenti?Attenzione, sto parlando di andare a colpire chi se ne frega della collettività, non sto certo dando un alibi a chi amministra le nostre vite, dalla salute alla sicurezza, dal lavoro al decoro urbano. Non è che alla fine la colpa del fatto che le cose non vanno è dei cittadini, ma certo ci sono anche quelli che contribuiscono a mandare in malora le cose salvo poi lamentarsi. Dobbiamo cambiare tutto, o così continuando tra un po’ imploderemo”.