Gil: “Non è con la politica degli annunci che si risolleva cultura ed economia”

7 aprile 2014 | 03:28
Share0
Gil: “Non è con la politica degli annunci che si risolleva cultura ed economia”

Russo D’Auria: “L’intenzione è buona, il modo di operare pessimo. Troppi progetto non condivisi, troppi verbi al futuro. E soprattutto troppa poca trasparenza su tempi, costi e investimenti”

Il Faro on line – “C’è qualcosa che non torna nei progetti che il Comune ha presentato in questi giorni a proposito di cultura. In particolare due cose: i verbi al futuro e la mancanza di chiarezza sulla strada da seguire”. Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino), analizza con freddezza le ventilare aperture dei porti di Claudio e Traiano al pubblico. “L’idea in sé è ottima, ed è la stessa che da vent’anni andiamo ripetendo inascoltati. Il punto dunque non è se sia opportuno fare questa scelta, ma come viene fatta. In particolare – continua Russo D’Auria – non è possibile prendere i cittadini per fessi e imbonirli con continui annunci. Per quanto riguarda i porti di Claudio e Traiano il Comune, nei suoi comunicati, ha parlato di una giornata di promozione. Una, e nulla più. Per il resto è un continuo “stiamo instaurando un rapporto”, “a breve apriremo”, “stiamo studiando un progetto”.

Non è con i verbi al futuro che si rilancia l’economia e la cultura locale. E poi: quale è il progetto completo? Come si prevede di collegare la Necropoli, con il museo delle Navi, con i Porti? Quale ricchezza potrebbe arrivare al territorio? E soprattutto: dov’è questo progetto? Perché non ne esiste una copia a disposizione dei cittadini, visto che parliamo sempre e soltanto di soldi pubblici? Quali saranno i costi?

Insomma – conclude Russo D’Auria – prima di strombazzare un accordo con i verbi al futuro, forse sarebbe stato meglio consultare le associazioni locali, fare insieme un tavolo di confronto, reperire le risorse e formalizzare il tutto in un progetto che fosse a disposizione della cittadinanza; e fare i comunicati stampa solo dopo essere realmente partiti. Anche perché, se davvero partisse il desk informativo in aeroporto, oggi come oggi cosa si potrebbe dire ai visitatori? “Stiamo instaurando un rapporto”, “a breve apriremo”, “stiamo studiando un progetto”. Siamo sicuri – conclude retorico Russo D’Auria – che sia questa la carta vincente?”