Il ruolo di Roma e del sud Italia per Expò 2015

7 aprile 2014 | 10:49
Share0
Il ruolo di Roma e del sud Italia per Expò 2015

Il Faro on line – “Il ruolo di Roma e del Sud Italia per Expo Milano 2015” è il titolo del meeting che si è tenuto alla Camera di Commercio di Roma che ha messo in evidenza le grandi opportunità offerte dall’appuntamento del prossimo anno non solo a beneficio del capoluogo meneghino, ma anche a tutto il “sistema Paese”. A promuovere l’incontro è stato il consorzio HERo (Hub for the Expo in Rome), hub di raccordo tra Roma, le regioni del centrosud d’Italia, le aziende estere e le Ambasciate e le istituzioni che saranno coinvolte dai grandi eventi ospitati dall’Italia nei prossimi mesi formato da professionisti di alto profilo del settore della comunicazione, del marketing, del mondo legale, della logistica e del turismo, insieme al Club dei Diplomatici Commerciali (CDC), associazione no profit che comprende sessanta ambasciate estere in Italia, rappresentato dal coordinatore Paolo Quercia.

“HERo – ha spiegato Margherita Boniver nel ruolo di advisor del consorzio – darà un supporto in risposta agli enormi flussi previsti per Expo 2015 offrendo servizi utili a tutte le delegazioni che in arrivo e in partenza transiteranno da Roma, estendendo e facendo così apprezzare, grazie a Expo, le potenzialità del ‘sistema Paese’ a tutti coloro che arriveranno: delegazioni, aziende straniere, investitori”. Il meeting, moderato da Paolo Gambescia, ha trovato un punto di condivisione nell’esigenza di accelerare l’attività di coordinamento tra i diversi attori sul territorio in vista del 2015.

“La comunità economica di Roma e del Lazio – ha spiegato Giancarlo Cremonesi, Presidente della Camera di Commercio di Roma – deve preparare dei pacchetti alternativi e proporre delle partnership a società e industrie di altri Paesi, che insieme alle nostre possono fare alleanze valide sul mercato internazionale”.”Potremo tranquillamente puntare nel 2015 a un aumento del turismo nella Capitale intorno al 20%, in occasione dell’Expo”.

“La Capitale e il suo territorio – ha sottolineato Mirko Coratti, Presidente dell’Assemblea Capitolina – dovranno fare sistema con Milano e con il resto d’Italia. Immagino queste due grandi realtà urbane unite insieme per far vincere l’Italia e scrivere una nuova pagina di unità nazionale. Non dobbiamo e non possiamo permetterci la dispersione dei visitatori  in altri paesi europei”.

Un’unità d’intenti condivisa da Albino Ruberti, coordinatore del gruppo di lavoro sul progetto Expo 2015 per il Lazio, e ben accolta da Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri che ha sottolineato “tutti ci aspettiamo che Roma sia all’altezza perchè quando è protagonista l’Italia inevitabilmente e’ protagonista anche Roma”. Della Vedova ha poi annunciato che “a giugno, con la promozione del presidente della Giunta lombarda Roberto Maroni, ci sarà a Roma un incontro di tutti i presidenti delle regioni italiane, per una presentazione corale delle iniziative sull’ Expo”. La visibilità globale del nostro Paese nel prossimo anno non potrà dunque non coinvolgere l’intero territorio italiano con progetti mirati e iniziative specifiche, come quelle illustrate da David Granieri, Presidente Coldiretti Lazio e Roma.

“Il contributo dell’afflusso dei visitatori di Expo alla crescita del settore del turismo – ha calcolato Vincenzo de Luca, Responsabile di Expo 2015 del Ministero Affari Esteri – è stimato in oltre 4 miliardi di euro. Sui 20 milioni attesi, si prevede di accogliere oltre 6 milioni di visitatori stranieri, con pacchetti turistici dedicati che coinvolgano l’intero territorio nazionale e specifiche politiche di facilitazione per la concessione dei relativi visti”. “L’appuntamento del prossimo anno – gli ha fatto eco Roberto Arditti, Direttore Affari Istituzionali Expo 2015 – è la più importante cartina di tornasole per comprendere se questo Paese vuole giocare da protagonista la sfida del nostro tempo”. “Per Expo 2015 – ha aggiunto Giuseppe Roma, Direttore generale del Censis – mettere in gioco anche Roma vuol dire ampliare l’offerta nazionale con una città fra le più amate al mondo, con benefici per l’evento stesso. Inoltre, Roma ha bisogno di allargare la gamma di offerte turistiche e con l’Expo è necessario proporsi non solo come attrattore culturale, ma come centro di conoscenza con il più alto numero di ricercatori in Italia”.
Donatella Gimigliano