Caracalla, operazione Roma Opera Aperta

18 aprile 2014 | 19:02
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Caracalla, operazione Roma Opera Aperta

Più posti, acustica migliore, biglietti per tutte le tasche e Grandi Spettacoli: questo l’ambizioso progetto del Sindaco Marino e del Sovrintendente Carlo Fuortes per rilanciare Caracalla nel mondo

Il Faro on line – Il neo sovrintendente Carlo Fuortes ha illustrato oggi in una conferenza stampa tenutasi nel foyer del teatro dell’Opera di Roma e presieduta dal Sindaco Marino, i nuovi piani per rafforzare il ruolo del Teatro dell’Opera nell’offerta culturale di Roma e del Paese.

“Stiamo lavorando su nuovi spazi, palcoscenici e acustica con grandissimo impegno e passione – ha spiegato Fuortes – I tempi sono certamente strettissimi, ma siamo assai ottimisti, poiché vogliamo portare Caracalla ad essere protagonista nel panorama internazionale e soddisfare le richieste che arrivano dall’estero e dal resto d’Italia, ma anche dalla meravigliosa combinazione eterogenea di cittadini e turisti”.

La nuova stagione infatti, vede quasi raddoppiare il numero di repliche delle opere liriche che passano da nove a sedici. Un impegno che vede unite l’Orchestra, il Coro, il Corpo di Ballo e tutte le Maestranze del Teatro dell’Opera di Roma. Tutto ciò si trasformerà in un sostanzioso aumento dell’incassi e dell’autofinanziamento del teatro. Infatti, la grande platea delle Terme di Caracalla permetterà non solo il recupero delle spese di produzione, ma soprattutto un attivo che gioverà al bilancio complessivo della fondazione.“Una nuova politica – come ha dichiarato più volte il sovrintendente Carlo Fuortes – intesa ad avere più pubblico, non solo guardando all’incasso, ma anche alla qualità e all’originalità dell’offerta”.

Opere classiche e popolari, spesso rivisitate con gusto contemporaneo, dalla “Carmen” di Bizet  con l’Orchestra di Piazza Vittorio, che aprirà la stagione il 24 giugno inaugurando il nuovo cartellone, per proseguire poi il 27 e 28 con la compagnia giapponese The Tokyo Ballet (che porterà in scena Sept Danses Grecques, Don Giovanni e Le sacre du Printemps), con le coreografie del primo dei maggiori coreografi di tutti i tempi, ovvero Maurice Béjart.

E, ancora, dal 3 al 15 luglio, per la coreografia di Patrice Bart, il classico dei classici, Il Lago dei Cigni di Petr Il’ic CaJkovskij, che già fece il tutto esaurito lo scorso dicembre al Teatro Costanzi. Le étoiles Ludmila Pagliero (Opéra di Parigi), Iana Salenko (Staatsballet di Berlino), Alessandra Amato (la prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma) e Paulo Arrais e Giuseppe Picone (che si alterneranno nel ruolo del principe) ne saranno i principali protagonisti.Il cartellone prosegue con “La Bohème” di Giacomo Puccini (dal 14 al 31 luglio e dal 2 al 9 agosto) e l’altro capolavoro amatissimo dal pubblico,

“Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, in cui  il regista Lorenzo Mariani ha rivisitato l’opera trasformandola in una sorta di musical anni cinquanta, sarà in scena dal 23 luglio all’8 agosto. L’appuntamento che mette d’accordo tutti sarà senza dubbio quello del 25 luglio con la Grande Danza, “Roberto Bolle and Friends”, in cui la nostra meravigliosa Etoile insieme ai più prestigiosi nomi del balletto daranno vita ad uno spettacolo variegato e affascinante.L’idea da cui nasce la rivoluzione di Caracalla è un po’ l’uovo di Colombo: sfruttare i tesori di Roma per attirare proprio tutti, anche coloro che vedono l’Opera e il Balletto come qualcosa di obsoleto e sorpassato.

Questo grazie ai posti aumentati del 40% e all’acustica migliorata. A tal proposito Ignazio Marino afferma di star lavorando con la Sovrintendenza nel rispetto dei beni archeologici per allargare il più possibile la platea e anche per ridurre l’inquinamento acustico.Altro obiettivo è quello di avere un programma ben definito un anno per l’altro, come accade in tutti i teatri d’Europa, e non solo a ridosso dell’inizio della stagione. Questo per coinvolgere i turisti ed inserire l’offerta estiva del Teatro dell’Opera nei tour operator e farne un “prodotto” remunerativo.

Si potrebbe obiettare che i prezzi per assistere agli spettacoli non sono proprio per tutti, ma gli addetti ai lavori si stanno prodigando anche per quest’aspetto, diversificando le offerte per studenti, turisti e famiglie, con biglietti anche a 20 euro e persino creando un biglietto “due al prezzo di uno”, che darà diritto allo spettacolo ma anche ad una visita agli scavi.Il tutto per riportare l’Opera ad essere uno dei vanti della capitale.
Manuela Minelli