Russo D’Auria: “Inquinamento, stiamo avvelenando le falde acquifere”

19 aprile 2014 | 03:10
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Russo D’Auria: “Inquinamento, stiamo avvelenando le falde acquifere”

“Il Comune non dialoga con le associazioni per partito preso… o perché presi dal partito”

Il Faro on line – “La questione inquinamento è molto più grave di quanto si possa immaginare. Noi vediamo le discariche, e sappiamo che sono pericolose, ma quasi mai pensiamo che quegli scarti spesso pericolosissimi penetrano nel terreno fino ad arrivare alle falde acquifere. E poi quell’acqua noi la beviamo ci cuciniamo e comunque ci laviamo le cose che poi mangiamo. Un disastro”. Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino), torna sul tema inquinamento e stavolta lo affronta da un altro punto di vista.

“Quello che non vediamo – dice – è ancora più pericoloso di ciò che vediamo. Gli scarichi degli arerei, ad esempio, che cadono a terra sotto forma di invisibile pulviscolo che però fa la fine del resto delle scorie pericolose, cioè penetra nella terra fino ad inquinare l’acqua.Non è un argomento da poco – spiega Russo D’Auria – ma dalle amministrazioni comunali non viene praticamente affrontato. Né da destra né da sinistra, né prima né oggi. E intanto da Fiumicino sono sparite le fontanelle e si alimenta il business dell’acqua, che o va comprata in bottiglia oppure va filtrata con quei costosi apparecchi che vanno installati in casa. E tra un po’ ci saranno anche i distributori pubblici di acqua, sempre a pagamento, s’intende.

Non riesco a capire – prosegue – perché le amministrazioni, oggi come oggi Montino, non parlano con le associazioni. O meglio, lo so: non parlano per partito preso o perché presi dal partito. Politicizzano cioè qualunque segnalazione, gridando al complotto o all’attacco, chiusi in un fortino in difesa da fantomatici nemici che non esistono. Siamo tutti cittadini della stessa città, respiriamo la stessa aria, beviamo la stessa acqua. Quando si fa una segnalazione è per migliorare il territorio e la vita di tutti. Non ci vuole una laurea per capirlo, dunque dovrebbe essere un concetto alla portata di tutti. Invece così non è, e l’inquinamento procede praticamente indisturbato”.