Gil: “A Fiumicino ci vorrebbe uno come Renzi”

7 luglio 2014 | 15:00
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Gil: “A Fiumicino ci vorrebbe uno come Renzi”

Russo D’Auria: “Attenzione all’economia e dialogo con i cittadini. Da noi si fa finta…”

Il Faro on line – “L’Attenzione all’economia di un territorio dovrebbe essere il primo obiettivo di qualunque amministrazione. Ed è un obiettivo che si raggiunge soprattutto dialogando con la città. A Fiumicino di un dialogo vero, fatto di sollecitazioni e confronto e non di teatrini organizzati ad hoc per mettersi in pace con la coscienza, non ce n’è traccia. Per questo mi rivolgo al premier Renzi, che in quanto sindaco ha fatto dello sviluppo economico e del dialogo con la gente il suo punto di forza. Spero che da primo ministro sappia mettere mano anche alle disfunzioni che ci sono nei comuni, segnando una via da seguire. Perché così come siamo organizzati oggi davvero non va”.

La lunga riflessione è di Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino). “Ora anche Napolitano parla di lavoro ai giovani come termometro della sopravvivenza dell’Italia, ma noi sono anni che lo andiamo dicendo. E non potendo incidere sulle decisioni parlamentari cerchiamo di dare suggerimenti all’amministrazione locale. Come quella di privilegiare gli uomini alle macchine, meno autovelox e più vigili, ad esempio; oppure quella di privilegiare i giovani ai pensionati, come nel caso dei pattugliamenti che saranno fatti da anziani aderenti alle varie associazioni d’arma invece che dai loro e nostri figli. Suggerimenti che diamo a mezzo stampa, per poi sentirci rimproverare come se avessimo fatto chissà quale attacco politico.

A parte che parlare con la stampa significa parlare in maniera trasparente con tutti i cittadini, e dunque non vedo perché si dovrebbe rinunciare a questo mezzo di democrazia; ma volendo andare a cercare il pelo nell’uovo – prosegue amaramente Russo D’Auria – devo dire di aver chiesto un incontro a Montino subito dopo l’elezione, averlo concordato di nuovo in occasione di un incontro pubblico e ave nuovamente reiterato la richiesta quando ci fu l’alluvione. Risultato: zero incontri, zero disponibilità. Allora ho preso carta e penna e ho formalizzato come da regolamento la richiesta di incontro. L’ho fatto a maggio, siamo a luglio. Risultato? Zero interesse.

Non è questa – conclude il leader di Gil – la maniera di risolvere i problemi di una città, ignorando i cittadini o ascoltando solo quelli che si piegano a regole più o meno codificate, più o meno assurde, messe dall’Amministrazione. Forse qualche suggerimento di cittadini potrebbe essere più efficace di tante parole fatte da espone ti di partito messi nei ruoli chiave non per competenze né per meriti, ma solo per una tessera in tasca”.