Il Bambin Gesù presenta il Lokomat, eccellenza nella riabilitazione infantile

17 luglio 2014 | 02:22
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Il Bambin Gesù presenta il Lokomat, eccellenza nella riabilitazione infantile

Il macchinario, primo nel Lazio, è stato donato all’ospedale da Fondazione Roma. Al MarLab si aggiunge il quinto robot per la cura e la ricerca

Il Faro on line – Il Lokomat è un robot di ultima generazione progettato per consentire la riabilitazione di bambini affetti da danni neurologici, congeniti o acquisiti, ed è stato presentato questa mattina a Santa Marinella, presso la sede dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.
Presenti alla conferenza il prof. Emanuele F.M. Emanuele, presidente dell’ente privato non-profit “Fondazione Roma”; Giuseppe Profiti, Presidente dell’ospedale Bambino Gesù; il prof. Enrico Castelli, responsabile della neuroriabilitazione pediatrica dell’ospedale; S.E. Mons. Gino Reali,  Vescovo di Porto Santa Rufina, e il sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca.

Il Bambino Gesù è il primo ospedale nel Lazio ad essere dotato del macchinario e la donazione è avvenuta da parte della Fondazione Roma, ente privato non-profit di natura associativa che opera a sostegno del progresso economico e sociale della collettività.
“Questa iniziativa – Ha affermato Emanuele, il presidente di Fondazione Roma – Rappresenta la prosecuzione della collaborazione con l’Ospedale Bambino Gesù, che ha già dato buona prova di sé in occasione dei progetti ‘Smart Inclusion’ nel 2009 e ‘La robotica in pediatria’ avviato nel 2011”.

Lokomat può essere adattato alla lunghezza degli arti dei bambini durante la crescita a partire dall’età di 3 anni, e consente di controllare in tempo reale ogni fase del passo, supportando e correggendo i movimenti delle gambe dei piccoli pazienti.
È costituito da quattro componenti principali: l’esoscheletro, indossato dal bambino in modo da poterne controllare il cammino; il tapis-roulant, che si muove in sincronia con i passi del paziente; un sistema per alleggerire il peso e controllare la fatica, e l’interfaccia con la realtà virtuale: il paziente, infatti, avrà a disposizione uno schermo in cui un “avatar personalizzato” ne simula il movimento, per rendere ludico il processo riabilitativo spesso molto lungo.
Il costo del progetto, ha affermato Emanuele, è stato di quasi 21 milioni di euro,  e la sua “ascesa” all’interno dell’ospedale è avvenuta in soli cinque mesi: “Assolutamente eccellente visti i tempi della ‘burocrazia senza volto’ che imperversa in questo paese”.

Il contesto in cui opera Lokomat è il “MarLab”, laboratorio di robotica e analisi del movimento dell’ospedale Bambino Gesù, annoverato tra i più grandi centri di riabilitazione pediatrica del centro-sud ed eccellenza a livello internazionale per quanto riguarda la gestione dei casi ad alta complessità. Presso il MarLab vengono utilizzati cinque macchinari per la riabilitazione,  e  si seguono circa 350 pazienti ogni anno. Con l’aggiunta del nuovo robot sarà possibile garantire oltre 2000 trattamenti riabilitativi robotici; Il macchinario, infatti, può essere utilizzato da almeno sei pazienti al giorno, e in un anno saranno circa 100 i bambini che potranno trarne vantaggio.
“Lokomat – ha spiegato il presidente dell’ospedale Giuseppe Profiti – non è esclusivamente dedicato ai degenti, ma anche all’analisi del movimento e dunque alla ricerca scientifica. Oggi va ad aggiungersi un ‘pezzo’ importante ad una realtà altrettanto importante, che è quella del MarLab”.
“Il Progetto MarLab – ha proseguito il prof. Emanuele – riassume i principi statutari e operativi della Fondazione Roma: l’attenzione nei confronti della salute e delle sue problematiche in un momento in cui il Welfare State tradizionale mostra i suoi limiti; la vicinanza al mondo dell’infanzia e la consapevolezza del ruolo della ricerca scientifica nel costruire migliori condizioni di vita per tutta la comunità”.

L’importanza del progetto MarLab e delle innovazioni ad esso connesse si riscontra, oltre che nei risultati ottenuti dalle terapie che propone, anche nella casistica regionale e nazionale sulle patologie neurologiche disabilitanti: nel Lazio sono 20 mila i bambini affetti da deficit delle funzioni motorie, mentre su territorio nazionale si raggiunge il numero di circa 200 mila.
Ogni anno, inoltre, si stimano in tutta Italia più di 24.000 ricoveri ospedalieri per trauma cranico – il cui 10% di entità grave e circa 1800 con esiti permanenti -, 800 lesioni spinali tra congenite e acquisite e 2700 nuove diagnosi di tumore del sistema nervoso centrale in pazienti di età compresa tra 0 e 18 anni.

“Vista l’ampissima casistica di bambini con deficit delle funzioni motorie e della deambulazione – Ha concluso Profiti – Siamo davvero grati alla Fondazione Roma per questa donazione che ci consente di rispondere in maniera importante ad una domanda di salute, in questi casi complessa e drammatica. Le famiglie hanno bisogno di una risposta adeguata sia dal punto di vista dell’eccellenza clinica che da quello dell’accoglienza, che come ospedale ci impegniamo a dare loro. La riabilitazione robotica rappresenta in questi casi una nuova e sempre più importante opportunità riabilitativa. Questo laboratorio rappresenta una sede privilegiata per studiare e sviluppare questi nuovi sistemi robotici ad alta tecnologia”.
Giulia Capozzi