Mega rissa tra vu cumprà sulla spiaggia, panico tra i bagnanti

28 luglio 2014 | 15:00
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Mega rissa tra vu cumprà sulla spiaggia, panico tra i bagnanti

L’appello del consigliere Acquarelli: “Bisogna intervenire. La situazione ha raggiunto proporzioni imbarazzanti”

Il Faro on line – Ardea spiagge insicure, per mega rissa tra “vu cumprà” sull’arenile rutulo all’altezza di via Bergamo. Il tafferuglio, stando al racconto del consigliere comunale capogruppo di F.I. Fabrizio Acquarelli, che in quel momento si trovava sull’arenile con la famiglia, è stato di proporzioni gigantesche visto il gran numero di litiganti coinvolti. “Il tutto si è innescato – racconta Acquarelli – a causa del sovraffollamento di carrettini dovuti alla mancanza di controlli. Nel momento in cui la piastra rovente di un ambulante che vendeva pannocchie ha fatto esplodere alcuni materassini in esposizione su un altro carretto, ha avuto inizio il parapiglia. Uno dei due ha addirittura impugnato una clava e, ai due litiganti, si sono aggiunti altri ambulanti.

“Sono rimasto impressionato – prosegue il consigliere – dalla cattiveria con cui se le suonavano senza preoccuparsi minimamente dei danni che potevano procurare ai presenti che in quel momento accalcavano la battigia. Fortunatamente insieme ad altre persone sono riuscito a radunare e ad allontanare donne e bambini dall’area. Non capisco perché non si riesca a bloccare la vendita di bombe calde, cannoli, pannocchie, gratta checche, sciroppi conservati per lunghe ore conservati sotto il sole. Faccio un appello alle forze dell’ordine, soprattutto alla capitaneria di porto di Fiumicino, al comando della municipale, alla squadra nautica della Polizia di Stato e dei carabinieri di Anzio, affinché blocchino questo commercio abusivo, evitando che qualcuno ci resti intossicato.”   

Purtroppo la volontà politica al momento non sembra essere altamente attiva. A nulla sono valse le proteste di tanti commercianti come il consigliere Franco Marcucci, Antonino Abate e Luca Fanco, quest’ultimo presentò per iscritto addirittura una dettagliata denuncia.
Luigi Centore