
Sabato 6 settembre alle ore 21 allāArena FelliniĀ
Il Faro on line āĀ Con lāadesione del Presidente della Repubblica sabato 6 settembre, alle ore 21, presso lāArena Fellini, Lungomare di Levante 50, Fregene, siĀ svolgerĆ la cerimonia di premiazione della 36a edizione del Premio Fregene.
āRingraziamo il Presidente per lāonore che ci ha voluto concedere e che rappresenta il consenso più autorevole che il Premio Fregene potesse sperare di ottenere ā ha dichiarato il presidente della giuria del premio Marina Pallotta ā Un premio vive della tradizione che costruisce e delle innovazioni che introduce, vive di memoria eĀ di futuro, come ogni attivitĆ culturaleā. E aggiunge: āIn questi anni cosƬ profondamente segnati dal mutamento eĀ quindi gravidi di rischi ma anche ricchi di speranze, la cultura e la lettura hanno un ruoloĀ importante per aiutarci a comprendere e ad immaginare, ed essere parte attiva del nuovo cheĀ occorre costruire. Ogni premio, anche questo, può dare un suo contributoā.
Alcune motivazioni ai PremiĀ
Divulgazione culturale ā Premio āuna vita per la musicaāĀ NICOLA PIOVANI ā āLa musica ĆØ pericolosaā ā Rizzoli
āDi mestiere fa il Musicistaā. CosƬ inizia la biografia di Nicola Piovani, nel suo sito ufficiale,Ā precisando cosa intenda per āMusicista: pianista, direttore dāorchestra, compositore di musica per ilĀ cinema e il teatro, di canzoni, di musica da camera e sinfonicaā. E adesso, potremmo aggiungereĀ noi, anche scrittore. Autore di un libro āLa musica ĆØ pericolosaā che ĆØ quanto di più appassionatoĀ un āMusicistaā possa scrivere. Il titolo deriva da una convinzione di Federico Fellini: āLa musicaĀ agisce a un livello cosƬ profondo e inconscio da diventare pericolosaā. Per Nicola Piovani laĀ metafora della sublime pericolositĆ della musica si estende alla vita. Musica anche come camminoĀ spirituale, fatto, soprattutto, di ascolto. A segnarne lāinizio, un oggetto che cambiò la vitaĀ dellāadolescente Nicola Piovani: il giradischi portatile Lesaphon Perla. Il fratello maggiore lo usavaĀ per andare alle feste da ballo ed ascoltare i Platters e Paul Anka. Lui per narcotizzarsi, a casa, con iĀ 33 giri di Bach e Beethoven. E ascoltava, ascoltava, riascoltava quelle composizioni che gliĀ regalavano inaspettati panorami dello spirito. Anche da grande ha continuato ad ascoltare perchĆ© -scrive ā lāascolto puro ĆØ uno dei tanti modi per frequentare la musica. Il libro di Nicola Piovani,Ā dalla scrittura raffinatamente semplice, ha il pregio, tra gli altri, di prendere per mano il lettore inĀ una condivisione di memorie e di sentimenti intorno alla musica. Il grande premio Oscar, autore diĀ indimenticabili colonne sonore, di musiche per il teatro, di cantate sinfoniche, di suite orchestrali,Ā smette di intimorirci con la sua genialitĆ , quando ci racconta delle sigle radiofoniche che hannoĀ scandito la sua e la nostra gioventù, quando afferma che si può segnare unāepoca scrivendo laĀ Traviata di Verdi o āMarina, Marina, Marina, ti voglio al più presto sposarā, quando confessa la suaĀ passione per le bande musicali, ereditata dal padre, e di come questa passione lo abbia spinto aĀ comporre una marcetta per uno spettacolo teatrale di Roberto Benigni, intitolata āLa banda delĀ pinzimonioā. Sigla di cui ĆØ cosƬ orgoglioso da confessare che da giovane, per molti anni,Ā fantasticava di ritrovarsi nella Treccani. La citazione diceva semplicemente: āPiovani Nicola, n.Ā Roma 1946, viventeā. Musicista compositore.
Daniela Tagliafico, Giornalista, Direttore di Rai Quirinale dal 2006 al 2013Giornalismo:Ā MASSIMO
GRAMELLINI ā āLa magia di un Buongiornoā ā Longanesi
Molti giornalisti, per tentare di superare la volatilitĆ di questa professione, scrivono libri, per essereĀ in qualche modo presenti ad un futuro che non riguardi solo gli archivi e le emeroteche.Ā Pochi riescono a diventare scrittori. Massimo Gramellini lo ĆØ. E non solo per le centinaia di migliaiaĀ di copie vendute ā anche i libri di cucina o gli oroscopi ci riescono ā ma per aver rivelato unāanima,Ā una scrittura, una āfilosofiaā di vita, senzāaltro da condividere, e per quel sottofondo di affettuosiĀ sentimenti e di quotidiano coraggio, di guardarsi dentro, e portare allāesterno ā ad uso di tutti i lettoriĀ ā una speranza, uno sguardo positivo malgrado i piccoli e grandi drammi personali e non solo, cheĀ la vita ci riserva.Ā Il suo quotidiano ragionare su fatti e persone, offerto come una buona colazione nel suoĀ āBuongiornoā sulla prima pagina del suo giornale ā La Stampa ā raccolti poi in volume, ĆØ giĆ in 5qualche modo il romanzo della vita contemporanea, come ĆØ, e come lui la guarda, animato daĀ principi obiettivamente condivisibili ma sempre espressi con grande tatto, una spolverata di ironia, eĀ un civile invito a quella piccola responsabilitĆ morale che spesso dovremmo avere e non abbiamo.Ā Poche analisi tecniche e politiche e molto sentimento: amore, rimpianto, passione, il senso dellaĀ relativitĆ lo portano a titoli che suonano sempre āumanamenteā empatici: da āI migliori derby dellaĀ nostra vitaā a āIl meglio o comunque il meno peggioā fino ai suoi maggiori successi āFai bei sogniāĀ e āLāultima riga delle favoleā.Ā Gramellini conosce la forza delle parole e la usa, come dire, nel ābeneā, a cominciare dalle risposteĀ date per parecchi anni alla posta del cuore dello Specchio, il magazine settimanale della Stampa.Ā Singolare sensibilitĆ in un uomo che non ha paura a maneggiare le piccole cose, anche doloroseĀ della vita e a renderle lievi, in attesa di un altro (buon)giorno.Ā
Paola Cacianti, Giornalista, Inviata del TG1Ā