Nasce una Grande Alleanza per l’infanzia

8 settembre 2014 | 19:00
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Nasce una Grande Alleanza per l’infanzia

Grande partecipazione, emozione e autorevoli relatori al convegno sulla tutela dell’infanzia violata promosso dal Centro Famiglie “Nuova Aurora” 

Il Faro on line – Solo posti in piedi nella sala consiliare di Fiumicino, 171 le persone registrate che hanno rappresentato scuole e associazioni del territorio: no, non stiamo parlando di una prima cinematografica con divi da schermo.

Stiamo parlando del convegno promosso dalla cooperativa sociale “Nuova Aurora” e dall’associazione “Io, Noi” dal titolo: “Tutela dell’infanzia e dell’adolescenza: rappresentazione di esperienze territoriali e di protocolli applicativi in materia di maltrattamenti e abusi sui minori”, che ha avuto il patrocinio del Comune di Fiumicino, del Cismai – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, del Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza, dell’Osservatorio Nazionale di Vittimologia e della Fondazione FOEDUS.

Nel presentare il convegno, il sociologo Vincenzo Taurino, organizzatore e moderatore dello stesso, ha da subito sottolineato gli obiettivi dell’evento lanciando alla sottoscrizione ideale dei presenti cinque punti concreti al fine di favorire e promuovere pratiche virtuose e una politica per l’infanzia e l’adolescenza (per approfondire le proposte vedi in calce all’articolo “L’appello concreto per la Grande Alleanza a tutela dell’Infanzia”).

“L’Italia non è un paese per bambini” questa è la sintesi del 7° rapporto CRC presentato agli intervenuti dal sociologo, che altro non è se non il monitoraggio sulla Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia. “Questo rapporto – dice Taurino – mostra chiaramente che le politiche per l’infanzia sono in grande sofferenza”. Come grande è la sofferenza dei 100.000 bambini vittime di violenze in Italia, un dato tratto dalla ricerca Cismai-Terre des Hommes che si riferisce solo ai casi in carico ai servizi sociali. Va quindi moltiplicato almeno per 10.

Nel presentare l’intervento della dott.ssa Daniela Diano sui costi sociali della mancata prevenzione dei maltrattamenti sui minori, Taurino invita a “non parlare più di spesa, quando si tratta di politiche per l’infanzia e per i giovani, ma di investimento sul futuro, su cui è inimmaginabile pensare di apportare dei tagli”. Scroscianti gli applausi.

“Se guardiamo i dati della ricerca dell’Università Bocconi possiamo affermare – rincara la dose Daniela Diano del CISMAI – che i costi per la mancata prevenzione sono tanto più alti quanto più diminuiscono le risorse messe a disposizione. In Italia si spendono 13 miliardi l’anno per i danni a lungo termine degli abusi subiti in età infantile: è un problema di salute pubblica”. E difatti, già nel 2002 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme sanitario sull’infanzia maltrattata e abusata. Proprio su questa prospettiva si è rapidamente soffermato nel corso del convegno Maurizio Ferreri, consigliere comunale e presidente della commissione cultura: “Non voglio certamente parlare di questo tema come se fosse un problema economico – dice – ma questo in sede di programmazione deve far riflettere tutti noi, soprattutto chi ancora considera la prevenzione un costo evitabile. I dati dimostrano che ogni euro speso in prevenzione porta in futuro un risparmio di 7 euro”. Ferreri ha poi pubblicamente preso l’impegno di portare avanti in commissione gli obiettivi dell’evento, in particolare il protocollo d’intervento e la campagna di sensibilizzazione ed informazione.

Oltre ai saluti di apertura lavori, il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Francesco Alvaro, nel suo intervento ha espresso, in primo luogo, la sua gratitudine agli organizzatori del convegno: “Mi rendo disponibile a questa platea di cui sono piacevolmente sorpreso e all’Amministrazione per altri incontri e per sviluppare un lavoro comune per garantire i diritti dei bambini”.

Per fortuna, come ci ha insegnato poeticamente Massimo Troisi, si può sempre “ricominciare da tre”. C’è sempre qualcuno o qualcosa che già si è mosso nella direzione in cui vogliamo andare e che ci potrà aiutare nel nostro cammino. Così, da qualche anno nel Comune di Albano Laziale vi è la dimostrazione di quanto persone che uniscano competenze specifiche e passione civica in posizioni di potere decisionale possano fare la differenza. Anche per i più piccoli. “È fondamentale l’attivazione di reti attive a difesa dell’infanzia – ha affermato con voce rotta dalla commozione Margherita Camarda, dirigente dei servizi sociali di Albano Laziale – L’esperienza che abbiamo maturato ad Albano può replicarsi: i tempi sono maturi e la partecipazione a questo convegno lo dimostra”.

Uno degli interventi più apprezzati, ancora una volta a dimostrare di quanto addetti ai lavori e i cittadini si aspettino poco altro se non competenza e passione, è stato quello di Gianni Fulvi, presidente del coordinamento comunità di accoglienza per minori allontanati: “l’infanzia in Italia è all’ultimo posto da troppo tempo – ha detto in uno dei passaggi accolti con applausi – dobbiamo invertire la rotta. Noi siamo davvero indietro; la nostra burocrazia è talmente asfissiante che rende difficile anche partecipare ai progetti europei”.

Giovanni Jacobelli, della Polizia di Stato di Fiumicino, ha posto poi l’attenzione sui dati territoriali del fenomeno: “è fondamentale che la polizia si adoperi nella sensibilizzazione su questo tema. Siamo pronti a scendere in campo insieme alle associazioni e ai Servizi Territoriali per aiutare le vittime”. E si sono detti pronti a fare rete e a “mettere a sistema” le competenze e le risorse anche Francesco Commodo, delegato per le scuole, i dirigenti scolastici presenti in sala, Angelo Perfetti direttore del Il Faro on line, Cristina Ferreri dell’ufficio pedagogico del Comune di Fiumicino e Filippo Lange, presidente della commissione politiche giovanili del X municipio. Quest’ultimo ha anche proposto all’assessore Paolo Calicchio di promuovere insieme a lui una partnership di progetto con il territorio ostiense per una progettazione partecipata con fondi europei.

Nel suo intervento, l’avv. Silvia Tenti, responsabile del Centro Famiglie Nuova Aurora, ha tirato le fila delle emozioni del giorno e delle autorevoli relazioni sottolineando la centralità delle linee guida e dei protocolli operativi per la prevenzione, la segnalazione e la cura. La stessa si è soffermata sul protocollo adottato dalla Regione Lazio e sulla necessità dell’amministrazione comunale di sottoscriverlo. “Oggi come oggi è necessario costituire una grande alleanza – ha affermato Silvia Tenti – per riconoscersi in un percorso metodologico comune per affrontare le situazioni di emergenza e costruire progetti di prevenzione a medio e lungo periodo”.

È stata poi la volta dei politici istituzionali. L’onorevole Chiara Scuvera, membro della bicamerale per l’infanzia: “Occorre un salto di qualità nelle politiche per l’infanzia. Non è possibile che in Italia non sia ancora sviluppata una politica che dia centralità ai bambini”. “Dall’alto dovremmo inaugurare una flessibilità nel patto di stabilità per facilitare i Comuni – ha affermato – e dal basso dobbiamo ricevere le competenze per costruire un modello di intervento. Queste esperienze territoriali sono molto importanti.”. La stessa ha dato la sua disponibilità alle organizzazioni del convegno, per sostenere il loro impegno a difesa dell’infanzia e, alle stesse, ha espresso il suo compiacimento per l’efficacia del convegno e per il riscontro che ha avuto in termini di partecipazione qualificata e attiva.

Nel dare la parola per le conclusioni istituzionali all’assessore Paolo Calicchio, Taurino ha invitato lo stesso ad esprimersi sulle richieste avanzate dai promotori del convegno e sulla sua volontà di voler costruire una vera politica per l’infanzia insieme a tutte le realtà sociali interessate. Nel suo intervento a caldo l’assessore alle politiche sociali non se l’è sentita di sottoscrivere con forza l’appello in punti per una grande alleanza a tutela dell’infanzia. Siamo sicuri, comunque,  che riporterà il successo e le proposte di questo evento anche al sindaco Esterino Montino e che nei prossimi giorni si attiverà rispondendo nel modo più opportuno alle richieste espresse dalla cittadinanza e dal Terzo Settore. Qualora non lo facesse tutta la ricchezza espressa dal convegno non andrà certo perduta e continuerà per la sua strada condivisa e partecipata contro la violenza per una politica che metta il fanciullo al primo posto in tutte le sue decisioni.

Daniele Taurino

L’APPELLO CONCRETO PER LA GRANDE ALLEANZA A TUTELA DELL’INFANZIA

Al fine di favorire e promuovere pratiche virtuose e una politica per l’infanzia e l’adolescenza, l’Associazione “Io, Noi” e la Cooperativa Sociale “Nuova Aurora” chiedono al sindaco di Fiumicino Esterino Montino di compiere quei passi significativi a dimostrazione del proprio impegno concreto a protezione dell’infanzia e dell’adolescenza. In primo luogo:

1. Mettere in atto ogni azione necessaria per il rispetto dei principi fondamentali della Convenzione ONU:
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori. b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità. c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini; d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

2.  Sottoscrivere e attuare il Protocollo adottato dalla Regione Lazio

Deliberazione Giunta Regionale 19 novembre 2013 n. 395 – “Protocollo per l’adozione di interventi coordinati di prevenzione e intervento nei casi di maltrattamento e abuso all’infanzia”.

3. Attivare un tavolo interistituzionale e un Osservatorio Tecnico – Politico, con la priorità di:
• adottare una carta dell’infanzia che costituisca il riferimento primo su cui fondare tutte le politiche comunali e non solo quelle strettamente attinenti ai servizi destinati all’infanzia.
• redigere un rapporto annuale sullo stato dell’infanzia nel territorio, in cui si preveda una sezione specifica relativa alle situazioni di abuso, maltrattamento e di grave rischio.
• impegnare l’amministrazione comunale, in un periodo di ingenti tagli ai servizi, nella difesa dei capitoli dedicati alla protezione dei minori, in particolare quelli necessari alla tutela dei minori maltrattati ed abusati

4. Definire e attuare un piano di formazione rivolto ad insegnanti e a tutti gli operatori scolastici, che abbia ad oggetto la trasmissione di competenze per la prevenzione dei casi di abuso e maltrattamento.

5. Promuovere campagne di sensibilizzazione e di informazione rivolte a chi a vario titolo lavora con i minori e alla cittadinanza tutta.