I pescatori hanno toccato il fondo

8 ottobre 2014 | 16:00
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I pescatori hanno toccato il fondo

Satta: “ci ritroviamo con un porto sempre più pericoloso per la navigabilità e per le manovre di ormeggio”  

Il Faro on line – I pescatori di Fiumicino hanno toccato il fondo. Non è una metafora ma un grido di allarme lanciato dagli stessi pescatori in una riunione che si è svolta presso la Capitaneria di Porto alla presenza dei presidenti delle due cooperative, ufficiali della Capitaneria, il segretario generale dell’Autorità Portuale e dal delegato del sindaco, Luigi Satta. 

“E’ stato preso atto della veridicità delle problematiche venutesi a creare – spiega Satta -, e insieme è stato dato mandato ai presidenti delle cooperative di inviare una nota informativa agli enti competenti per stabilire un tavolo tecnico che possa trovare soluzioni importanti per intervenire. Voglio ricordare alle istituzioni che il porto canale fino a 20 anni fa, veniva dragato dai servizi del Genio Civile opere marittime con un naviglio attrezzato. L’escavo veniva effettuato da una chiatta a secchi che giravano e raccoglievano i fanghi che venivano poi depositati su una bettolina che a sua volta veniva rimorchiata fino a 5 miglia dalla costa per scaricarli su una piattaforma autorizzata”. 

“Oggi – continua Satta – ci ritroviamo con un porto di seconda classe di prima categoria, ma sempre più pericoloso per la navigabilità e per le manovre di ormeggio, specialmente con situazioni meteo avverse, quando le onde posso arrivare anche a toccare il metro e cinquanta. Purtroppo il fondale si è alzato in questi ultimi anni di un metro dal ponte2 Giugno fino alla foce. Al centro del canale ci sono fondali che vanno da 3 metri a 3.50, alcuni motopesca sono costretti a ridurre la quantità del rifornimento del carburante, altrimenti non riuscirebbero a navigare a causa dello scafo che andrebbe a toccare il fondo”. 

“È a conoscenza di tutti che i lavori per la messa in sicurezza delle banchine hanno ristretto di circa 2 metri il canale e oggi le onde che entrano subiscono più velocità e potenza creando seri problemi alle imbarcazioni durante la risalita a monte della passerella pedonale per cercare un ormeggio più sicuro, ‘difficile da trovare’.
La questione è di stretta attualità ed è divenuta improrogabile la necessità di trovare soluzioni praticabili per eliminare in via definitiva i numerosi ostacoli alla navigazione e ormeggio delle imbarcazioni da pesca di Fiumicino.
Se non ci saranno interventi nei prossimi mesi, qualcuno per sua competenza, potrebbe decidere in condizioni meteo avverse di far approdare in sicurezza i motopescherecci in altri porti.

L’amministrazione – conclude Satta – farà tutto il possibile, affinché i pescatori possano operare in regime di calma e più sicurezza”.