
Sulle tasse non si scherza. E la riduzione della Tari sta diventando un problemaā¦
Il Faro on line (Appunti di viaggio) ā Viviamo un periodo storico nel quale cāĆØ un argomento sul quale non ĆØ consentito giocare: i soldi dei cittadini. Tanto più se parliamo di quelli delle tasse, ancora più se ipotizziamo un qualche modo per allentare la pressione fiscale. Ecco perchĆ© lāuscita del Comune di Fiumicino sullo sconto del 50% sulla Tari a fronte dellāadozione di un animale domestico ĆØ di per sĆ© una cosa positiva, sia guardando alle casse comunali (che si sgravano di un costo da mantenere nei ricoveri autorizzati), sia da parte del contribuente (che può usufruire dellāabbattimento di una tassa) sia da parte degli animali (che trovano una famiglia e un posto dignitoso dove vivere).
Ma su questo non si può essere approssimativi, raffazzonati, contraddittori. Ed ĆØ invece quanto sta accadendo a Fiumicino, allorchĆ© una lettera ĆØ stata indirizzata dallāāArea Risorse e Sviluppoā ai contribuenti; allāinterno della missiva si spiega bene cosāĆØ la nuova Iuc, si declinano la Tari e la Tasi (tutte sigle che vogliono dire tasse da pagare) e infine si spiega che lo sconto cāĆØ āper i locali adibiti ad abitazione, nel caso in cui sia adottato un cane o un gatto ricoverato presso il canile rifugio in convenzione con il Comuneā.
Peccato però che il Comune, al di lĆ di quanto scritto e controfirmato, abbia deciso di dare spazio solo ai cani. I gatti sono stati esclusi. Costano molto meno dei cani ā ĆØ la spiegazione probabilmente a monte della scelta -, che però non ĆØ molto āanimalistaā come presa di posizione. Non possiamo misurare lāamore per gli animali dalla stretta convenienza per le casse comunali: se costi tanto vali qualcosa, se costi poco non vali nulla. E cāĆØ anche da sottolineare che la struttura che ospita gli animali randagi, abbandonati o sofferenti in questo momento ha al proprio interno sia cani sia gatti, visto che dopo lāalluvione dello scorso anno diversi animali sono rimasti soli.
Ma a prescindere dalla valutazione, diciamo cosƬ, etica, ne esiste unāaltra molto più pragmatica: nella comunicazione inviata nominalmente a casa dei contribuenti quella possibilitĆ di scegliere tra cani o gatti esiste, e nessuno può tornare indietro. A meno di non ammettere lāerrore e chiedere almeno scusa ai cittadini.
Nella conferenza stampa di presentazione dellāopportunitĆ si ĆØ parlato solo di cani; i gatti nessuno li ha nominati e infatti allāUfficio animali di Villa Guglielmi di felini non ne voglio proprio sapere. Peccato però che sulla comunicazione formale inviata dal Comune stesso, ben chiaro, ci sia scritto altro. E che chi ha provato ad adottare un gatto sia stato respinto, talvolta in malo modo. I proprietari di gatti ā in quanto cittadini ā hanno gli stessi diritti di quelli di cani. O no?
Angelo Perfetti