Quattro buffe storie al Lea Padovani

22 gennaio 2015 | 19:00
Share0
Quattro buffe storie al Lea Padovani

La tenerezza di Cechov e il graffio di Pirandello: il contrasto tra ciò che veramente siamo e ciò che invece gli altri pensano di noi

Il Faro on line – La tenerezza di Cechov e il graffio di Pirandello si compenetrano tanto profondamente da non poterne discernere i confini, dando vita ad un sorprendente caleidoscopio dove è rappresentata la vita di quello strano e buffo essere che è l’uomo.
Tratto da opere di Cechov e Pirandello, legate insieme dalla comica follia dei personaggi, lo spettacolo Quattro buffe storie andrà in scena domenica 25 gennaio, alle ore 18, al teatro comunale Lea Padovani. Nei folgoranti atti unici di Pirandello, la comicità e il grottesco sono lo specchio deformante della realtà, vista con la pietas per i suoi personaggi.               

L’uomo, a volte, per sopravvivere, è costretto a mettersi una maschera che gli è stata plasmata dagli altri. Chiàrchiaro, il protagonista della storia, per i pregiudizi, l’ignoranza e la cattiveria della società è condannato a una finzione che diventa per lui l’unica risorsa possibile di vita. Qui dramma e farsa convivono in un’amara risata. Cecè, il personaggio dell’omonimo atto unico concepito e scritto da Pirandello direttamente per il teatro nel 1913, è il degno rappresentante di una società frivola e corrotta, dove ingannare e imbrogliare è la normalità. Ambientato in una Roma (come oggi?) invischiata in scandali e allegra corruzione politica, esplode un’insolita, divertentissima pochade in cui il cinismo di una situazione diventa non solo fonte di comicità ma anche di condanna.