Inaccettabili lettere intimidatorie ai cittadini per il recupero dei crediti di Comune e Hcs

Grasso (La Svolta): “L’amministrazione faccia chiarezza e cerchi di attivare nuove entrate extratributarie e ricavi dai servizi pubblici”
Il Faro on line – “Inaccettabile nella forma e nella sostanza, inutile per lo scopo che si prefigge e tutto da chiarire nelle modalità di affidamento del servizio, quanto sta accadendo in questi giorni con i tentativi di recupero crediti messi in atto da Comune e Hcs” – Dichiara il capogruppo della Svolta Massimiliano Grasso – “L’amministrazione, dopo aver tartassato i cittadini con l’invio di bollette, fatture, f24 e chi più ne ha più ne metta, avendo incassato, come previsto, alcuni milioni di euro in meno rispetto ai ruoli emessi, ora cerca di procedere al recupero con metodi intimidatori, che arrivano a minacciare l’espropriazione forzata anche per debiti di alcune decine di euro”.
“Su fogli bianchi – informa Grasso – con l’intestazione del Comune o di Hcs, stanno arrivando nelle cassette postali dei civitavecchiesi avvisi urgenti in cui si comunica che sono in corso accertamenti presso il recapito in relazione alle posizioni debitorie e si invita a contattare il numero che risulta essere di una società di recupero crediti di Torino, dando come riferimento numeri di conti correnti postali di Hcs o di Poste e Tributi, a cui era stato in passato affidato il
servizio di recupero coattivo del Comune”.
“Un aspetto assurdo – aggiunge Grasso – sono firmate da ufficiali della riscossione i cui nominativi non esistono né al Comune né in Hcs, mentre non si fa alcun riferimento ad alcuna società di recupero crediti. Credo sia dovere dell’amministrazione, che ha fatto della trasparenza il suo vessillo in campagna elettorale, chiarire ogni aspetto di una vicenda che appare tutto fuorché trasparente, a partire dal soggetto cui è stato affidato l’incarico di recuperare il credito, fino ai costi di queste lettere intimidatorie, che non hanno alcun valore ai fini dell’eventuale credito da recuperare”.
“Nei prossimi giorni presenterò una interrogazione urgente all’assessore Tuoro – prosegue Grasso – e contatterò le associazioni dei consumatori mettendole a conoscenza dell’accaduto, qualora già non lo siano, per studiare la questione da un punto di vista legale. Perché se è vero che gli evasori e i furbi vanno sicuramente perseguiti, è altrettanto vero che i cittadini già tartassati e che possono anche non aver pagato una bolletta perché impossibilitati o perché hanno già presentato un ricorso come nel caso della Tia straordinaria, non possono essere neppure velatamente minacciati di
espropriazione forzata da parte di chicchessia, meno che mai da sedicenti ufficiali pagati e incaricati dal Comune”.
“É evidente – conclude Grasso – che i crediti pregressi sono un problema enorme per i conti del Comune e di Hcs. Ma non è così che si risolve la situazione. Piuttosto andrebbero studiate, anche nella loro sostenibilità, forme ditransazione, almeno sugli interessi, e rateizzazione del debito che consentano a chi vorrebbe pagare, ma non può, di versare il dovuto spalmando gli importi nel
tempo. Mentre per il presente ed il futuro l’unica strada percorribile è quella di attivare nuove entrate extratributarie e, per le società, nuovi ricavi dei servizi, dal tpl, con le linee per i turisti, fino alla gestione dei rifiuti che per gli altri comuni è una voce in attivo, mentre per Civitavecchia costituisce il principale debito della municipalizzata, per la discarica, mentre si potrebbero realizzare impianti di selezione e trattamento non inquinanti e che possano produrre utili anche per il Comune, che oggi sostiene costi enormi, scaricati sui cittadini”.