L’Omia Volley 88 lotta per quasi tre ore a Palmi ma deve abbandonare il sogno A2

11 giugno 2015 | 17:00
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L’Omia Volley 88 lotta per quasi tre ore a Palmi ma deve abbandonare il sogno A2

Droghei: “Grande partita di entrambe le squadre ma gli arbitri hanno preso alcune decisioni non condivisibili”

Il Faro on line – Impresa sfiorata e il sogno serie A2 sfuma al termine di una battaglia durata quasi tre ore. L’Omia Volley 88 Cisterna esce sconfitta dal campo del Palmi nella finale di ritorno dei play-off dopo una gara tutta cuore e orgoglio che s’è decisa al tie-break chiuso 21-19 che lascia tanto amaro in bocca e qualche rimpianto anche per la sconfitta rimediata nella partita d’andata. Si chiude una stagione entusiasmante in cui la squadra del presidente Alessandro Droghei ha vinto il girone D del campionato di pallavolo femminile di serie B1 e ha lottato fino alla fine dimostrando carattere e orgoglio.

“Dispiace molto, volevamo conquistare la promozione ma non ce l’abbiamo fatta, non è facile trovare le parole giuste in questo momento ma ci tengo a dire che abbiamo disputato una partita di grande intensità e devo dare merito anche all’avversario per la prestazione che ha sfoderato – spiega William Droghei, coach dell’Omia a fine partita – accettiamo il risultato del campo ma non abbiamo meritato la sconfitta e non ho condiviso alcune decisioni arbitrali che hanno condizionato in maniera importante l’andamento della partita con alcune scelte molto discutibili.

Peccato che una finale debba finire così perché in campo c’erano due formazioni che hanno giocato ad alta intensità”. Il coach William Droghei schiera Bonciani in palleggio in diagonale con l’opposto mancino Bertiglia, di banda ci sono Roberta Liguori e Deborah Liguori, Orsi e Diomede al centro con Marinelli libero, poi nel corso del match spazio a Centi al posto di Orsi, Vittozzi per Roberta Liguori.

La partita inizia subito in salita per il Cisterna perché la squadra calabrese vince il primo set (25-20) ma nel secondo parziale le cose cambiano perché l’Omia riesce a rimettere la partita in equilibrio grazie a un finale combattuto in cui si passa dal 24 pari al 24-26 che rimette tutto in discussione. Anche la terza parte di gara è ricca di pathos e si passa dal 13 pari al 22-23 con l’Omia in recupero che trova la lucidità di chiudere, sempre ai vantaggi, anche la terza parte 25-27. Sotto per 1-2 il Palmi riesce a riorganizzarsi e s’impone rimettendo ancora una volta tutto in discussione. Dal 12 pari la compagine calabrese si prende un margine di vantaggio (16-13 e 19-13) che porterà avanti fino al 22-17: la squadra di William Droghei non si perde d’animo e prova a rincorrere ricucendo lo svantaggio dal 24-19 al 24-23 prima del guizzo del Palmi che prolunga la sfida al tie-break.

Il quinto set è un’autentica battaglia con il Cisterna che passa avanti al cambio di campo (7-8) poi Bertiglia e compagne incrementano il vantaggio fino al 12-10 ma il Palmi non molla e recupera impattando sul 14 pari: inizia un braccio di ferro infinito, si gioca punto a punto e alla fine è la squadra di casa a spuntarla dopo un estenuante 21-19 che chiude il discorso promozione.

Grande prestazione di squadra con Bertiglia miglior realizzatrice e Diomede in evidenza con 9 muri punto sui 15 personali (18 muri di squadra) e Deborah Liguori che ha alternato ottimi colpi in attacco dando anche una grande solidità in ricezione insieme a Marinelli, bene anche Centi (che è subentrata a Orsi), Liguori e Vittozzi con Bonciani sempre lucida nelle scelte che ha giocato al posto di Zanin fermata da un guaio fisico.