Mafia Capitale, Santori (Fi): “Sulle dimissioni di Venafro, Zingaretti mente spudoratamente”

12 giugno 2015 | 06:15
Share0
Mafia Capitale, Santori (Fi): “Sulle dimissioni di Venafro, Zingaretti mente spudoratamente”

Il Consigliere regionale: “La sua credibilità è al lumicino e la nostra azione politica sarà inesorabile”

Il Faro on line – “Dal 1991 sono 370 i Comuni sottoposti a provvedimenti di commissariamento per mafia e diversi di questi solo sulla base di quadri indiziari di rilievo non particolarmente significativo Resistere, Resistere, Resistere. Vorrei ricordare che dal 1991 i Comuni sottoposti a provvedimenti di commissariamento per mafia risultano essere 370, e diversi di questi solo sulla base di quadri indiziari di rilievo non particolarmente significativo”. Lo dichiara in una nota il Consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori

“E’ incredibile – prosegue il Consigliere – che il Pd stia facendo del tutto per salvare la disastrosa e infiltrata amministrazione del sindaco Marino e il premier Renzi si stia nascondendo dietro il dito della vergogna. Ma quello che accade in Regione Lazio è ancora più stucchevole”.

“Nel mio intervento di ieri alla Pisana – continua Santori – ho citato alcuni passaggi delle dichiarazioni rese all’aula dal Presidente Zingaretti in merito alle dimissioni del suo capo di gabinetto Maurizio Venafro avvenute il 25 marzo scorso. Zingaretti diceva testualmente ‘il dottor Venafro non fa parte e non ha mai fatto parte di nessuna commissione di assegnazione di gara, tantomeno della gara Cup, e soprattutto nel ruolo che ha svolto fino a ieri non aveva alcun potere e alcuna competenza sulla nomina di membri di commissioni di gara”.

“Il 19 marzo, solo sei giorni prima – si legge ancora nel comunicato – Venafro, ascoltato dal Pm, affermava di aver fornito lui il nome per la commissione di gara del Cup. Nessuna personale interpretazione, è tutto scritto nero su bianco. In altri paesi normali un Presidente che mente spudoratamente all’organo consiliare di rappresentanza di tutti i cittadini si sarebbe dimesso immediatamente. Ma le bugie hanno le gambe corte e da oggi in poi la sua credibilità è al lumicino e la nostra azione politica non avrà un minimo di pietà”.

“Cos’altro dovremmo attenderci ora? Soprattutto il presidente Zingaretti – conclude Santori – è sicuro che tutto sia stato svolto regolarmente, oltre che nel mare magnum della sanità, anche in altri settori delicati come i rifiuti e i trasporti? E’ certo che i suoi fidi collaboratori che lo hanno accompagnato anche nel governo della Provincia di Roma dal 2008 al 2013 non abbiano avuto contatti con il sodalizio criminale? Le dimissioni erano l’unica strada percorribile ma Zingaretti testardamente va avanti”.