Università Agraria, Blasi: “Patrimonio dei cittadini tarquiniesi”

10 ottobre 2015 | 15:00
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Università Agraria, Blasi: “Patrimonio dei cittadini tarquiniesi”

Il candidato presidente Alberto Blasi: “Il centro sinistra in dieci anni ne ha rafforzato la vocazione di Ente attento lle istanze della comunità”

Il Faro on line – L’Università Agraria e’ un patrimonio che appartiene ai cittadini di Tarquinia. Il centro sinistra ne ha rafforzato la vocazione di Ente attento alle istanze della comunità. Per noi parlano i fatti. Qualcun altro è bravo solo a prole”. Lo afferma il candidato presidente Alberto Blasi, che pone tra le priorità la tutela e la valorizzazione del territorio. “L’Università Agraria ha già creato numerosi lotti di terreno, assegnati con bandi ad evidenza pubblica da diversi anni, e, con il proprio personale, ha garantito la manutenzione dell’Ara della Regina e delle zone archeologiche e ha creato opportunità di valorizzazione attraverso la collaborazione con prestigiose università italiane”.

“Inoltre – prosegue Blasi -, l’attenzione al mondo dell’associazionismo è sempre stato un punto cardine dell’azione amministrativa. Noi vogliamo continuare a far recitare all’Università Agraria un ruolo di primo piano, come Ente capace di valorizzare il proprio territorio e le sue risorse. Al riguardo la Civita etrusca e il suo Pianoro devono essere una sfida d’innovazione e cambiamento, incentivando le campagne di scavo e valorizzando la connotazione naturalistica come sito di interesse comunitario.
È importante sostenere le produzioni agricole di qualità, mediante la certificazione e la creazione di un marchio identificativo e con manifestazioni che ne consentano la promozione sul mercato. Occorre supportare progetti di natura cooperativistica legati alla valorizzazione e al rilancio delle produzioni locali, all’innovazione anche in rapporto allo “slow food”.

Per un’ulteriore tutela del territorio è indispensabile realizzare il nuovo piano di gestione assestamento forestale, improntato al coordinamento tra le esigenze del pascolo brado, il mantenimento del patrimonio boschivo e lo sviluppo ai fini turistici e venatori. Inoltre, si deve difendere il diritto degli utenti al godimento del proprio territorio, di cui sono legittimi proprietari, con particolare attenzione alla raccolta di funghi e tartufi”.

“Va ancor più rafforzata – conclude il comunicato -, la collaborazione con il mondo venatorio, soprattutto per quanto riguarda la lotta al bracconaggio e alle attività illecite, che provocano notevoli danni economici. Grande attenzione anche per il centro aziendale della Roccaccia, già esempio d’impresa agricola di eccellenza, dove sono necessari ulteriori investimenti strutturali nel parco mezzi e nel miglioramento delle linee di sangue del bestiame”.